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Sky Captain and the world of tomorrow

Il cinema digitale ci aveva già dato il primo film girato interamente senza attori, ora arriva questo "Sky Captain and the world of tomorrow" girato senza set ma con un grande cast di star: Gwyneth Paltrow, Jude Law, Angelina Jolie.

Sky Captain and the world of tomorrow

12.04.2007 - Autore: Elena Dal Forno
di Kerry Conran Con Gwyneth Paltrow, Jude Law, Angelina Jolie e Giovanni Ribisi   Il cinema digitale ci aveva già dato il primo film girato interamente senza attori, ora arriva questo “Sky Captain and the world of tomorrow” girato senza set. Sì perché gli attori sono stati chiusi in una stanza con tutte le pareti blu, e lì dentro, come in una sorta di teatro sperimentale, hanno recitato le loro parti. Spesso erano vestiti anche di blu. Poi il computer, in postproduzione, avrebbe fatto il resto, montando e smontando alle loro spalle i più fantastici set.   Ecco perché allora una splendida Gwyneth Paltrow in visita a Roma in questi giorni dichiara “Dopo questo film io e Jude Law abbiamo odiato il blu. Abbiamo eliminato dal nostro guardaroba tutto quello che era blu, non riuscivamo più a sopportarlo!”.   Più che un film si tratta di un grande esercizio di stile, di un megagiocattolone nelle mani dell’esordiente regista (e sceneggiatore) Conran che si è divertito come un bambino al luna park. Gli attori spesso hanno sguardi “persi” nel vuoto, perché non è facile far finta di essere davanti ad una nave spaziale quando davanti c’è una parete, naturalmente blu e il set è chiaramente un divertissement per animatori della computer grafica. Bene Angelina Jolie che avendo già interpretato Tomb Raider e Lara Croft sa esattamente come ci si muove all’interno di queste ricostruzioni virtuali.   Ma di che parla questo film? Dunque, siamo a New York, alla vigilia della seconda guerra mondiale e nel mondo (ma per gli americani il mondo è New York…) gli scienziati stanno scomparendo. Una giornalista, un pilota e una donna in cerca di avventura scopriranno il perché e cercheranno di riportare il mondo alla normalità. Un po’ commedia romantica, un po’ fumettone, un po’ storia a puntate per uditori radiofonici, il film non ricostruisce se con operazioni di copia e incolla l’atmosfera della guerra e Conran non riesce a dare un imprinting deciso ai suoi attori.   Quasi quasi è meglio il set creato artificialmente che le performance di Paltrow e Law, decisamente fuori dalle righe. Oltre a tutto qualche discutibile operazione, come l’aver resuscitato – digitalmente - Sir Laurence Olivier – farà storcere il naso ai puristi del cinema. Più che di un vero film si tratta dunque davvero di un gran parco giochi per adulti, visivamente spettacolare, pieno di effetti speciali (oltre 2000), sintetico e digitale come non mai. Ma tutto questo gran dispendio di denaro non può riscattare la mancanza di una sceneggiatura “forte” e di figure di eroi più carismatiche di Polly Perkins (Paltrow) e Joe Sullivan (Law). Conran dovrebbe riguardare un film assolutamente fantastico come “Metroplis”, datato 1927 e diretto da Fritz Lang, un tipo che aveva idee eccezionali e nemmeno un computer per realizzarle.