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Sir David Lean, maestro del cinema inglese

Sir David Lean, maestro del cinema inglese

lean

14.04.2003 - Autore: Alessandra Galassi
Il 16 aprile del 1991, esattamente 10 anni fa, moriva, alletà di 83 anni, uno dei maestri del cinema inglese. Sir David Lean, come veniva generalmente chiamato, fu scrittore, regista e produttore di alcuni tra i più grandi film della storia del cinema. Tutti ricorderanno il jingle fischiettato de Il ponte sul fiume Kwai, o la luce splendente delle dune arabe in Lawrence dArabia, nonché la povertà e la tristezza nelle scene del Dottor Zivago. Nato il 25 marzo del 1908 a Croydon, in Inghilterra, sposato tre volte, e altrettante divorziato, David Lean si distingue dai filmmakers britannici per il suo spiccato gusto nel fare cinema, per quella sua caratteristica di profondere cura e accortezza ad ogni sua pellicola, soprattutto nellevocare luoghi ed epoche del passato, quelle a lui care. David Lean si introduce nellindustria cinematografica durante gli anni Venti, ma solo come aiutante di scena e assistente al montaggio e alla regia. Il vero e proprio esordio sul grande schermo avviene negli anni Quaranta, dopo cioè aver conosciuto il commediografo Noel Coward, che gli procura i testi dei suoi primi successi. Nel 1941 dirige insieme a Gabriel Pascal e Harold French il suo primo film, Il Maggiore Barbara (Major Barbara, con Rex Harrison e Deborah Kerr), anche se il primo lungometraggio che realizza come unico regista è Eroi del mare (In Which We Serve), del 1942, film bellico di impronta documentaristica. Lanno seguente è la volta de La famiglia Gibson (This Happy Breed), mentre Spirito allegro (Blithe Spirit), da una piéce teatrale, è del 1945, che vede ancora una volta protagonista Rex Harrison. Lo stesso anno Lean realizza anche un altro film tratto da un atto unico: Breve incontro (Brief Encounter), che gli procura la prima nomination agli Oscar come miglior regia. A questo punto, finita la collaborazione con Coward, Lean è abbastanza maturo da affrontare temi più profondi, che perlustrano lanimo della gente comune. E infatti questo il periodo delle trasposizione di opere tratte da Charles Dickens e quindi della realizzazione di pellicole quali Grandi speranze (Great Expectations, 1946), con Sir Alec Guinness (film con cui Lean ha guadagnato la seconda nomination agli Oscar per la regia), Le avventure di Oliver Twist (Oliver Twist, 1948), sempre con Guinness (che poi sarà protagonista di molti film firmai David Lean), Sogno damanti (The Passionate Friends, 1948), Lamore segreto di Madeleine (Madeleine, 1949), Hosbon il tiranno (Hosbons Choice, 1954) e Tempo destate (Summer Madness o Summertime, del 1955), che vede la partecipazione di una brava Katharine Hepburn. Finito il periodo letterario, inizia per Lean la stagione del cinema per così dire di consumo, sempre ad un alto livello culturale, ma incentrato su temi di grandi eroi, di magnifici paesaggi, di gesta eroiche. Il primo di queste splendide pellicole è Il ponte sul fiume Kwai (The Bridge on the River Kwai), con William Holden e di nuovo Alec Guinness. Il film, del 1957, si aggiudica ben sette statuette, tra cui finalmente quella alla miglior regia. Questo successo, sia di critica che di pubblico, ha lanciato Lean verso la produzione e realizzazione di altre due opere epiche: Lawrence dArabia Lawrence of Arabia, 1962), con Peter OToole e Omar Sharif, e Il dottor Zivago (Doctor Zhivago, 1965), sempre con Omar Sharif. Il primo film consegna a Lean unaltra statuetta per la miglior regia, mentre il secondo guadagna la stessa nomination ma non vince lOscar. Il 1970 vede la realizzazione de La figlia di Ryan, con Robert Mitchum, ma la leggenda vuole che il regista fosse rimasto così colpito dalle dure critiche alla sua pellicola, da non produrne più per i seguenti 14 anni. Infatti è solo nel 1984 che il regista realizza Passaggio in India (A Passage to India), che riconferma Alec Guinness allinterno del suo cast. Il film, adattamento di un romanzo di E. M. Forster, ottiene tre nominations e finisce per essere il suo addio al cinema. In realtà Lean ha cercato di mettere in scena Nostromo, da un racconto di Joseph Conrad, ma è morto prima che cominciassero le riprese. Non è stato un regista prolifico, almeno non così come lo erano alcuni della sua generazione. Ma in ogni opera da lui realizzata, non cera un dettaglio che non fosse rigorosamente controllato e approvato dal regista. Alcune delle sue pellicole rimarranno indimenticabili, sia nelle splendide immagini che nei volti dei brillanti attori che li interpretavano. Ed è per ricordarlo sempre con affetto che il British Academy Award per il miglior regista è anche conosciuto, in suo onore, come il David Lean Award.