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Sfuma il rilancio di Freedomland

04.05.2006 - Autore: Nexta
Dopo inutili incontri con Virgilio Degiovanni fondatore di Freedomland -ITN S.p.a., anche Marco Benatti (Onetone) e Urbano Cairo, superstiti della cordata che doveva salvare la società, si ritirano definitivamente. La situazione si era già compromessa il 27 maggio 2001 con l'abbandono di Gianfilippo Cuneo e AngelVentures. Ora più che mai aumenta l'incertezza sul futuro della società, mentre il suo vero tesoro, la liquidità di 212 milioni di euro, si assottiglia per 5 milioni di euro al mese. Tutto ha inizio lo scorso 5 aprile quando fu lanciata loperazione di acquisto del 29.35% del capitale Freedomland da parte di Onetone, Angel, Cuneo&Associati e Urbano Cairo più call option per Cairo Communication S.p.a. da esercitare entro il 30 aprile 2002. Il piano prevedeva il riposizionamento della società di Degiovanni da Internet via Tv a Tv interattiva. A maggio 2001 era previsto il trasferimento del capitale e della gestione ai nuovi azionisti, a luglio il lancio del nuovo prodotto. Ma il vero interesse per gli entranti era nei confronti del tesoro di 211.7 milioni di euro al 31 marzo 2001. Le prime difficoltà risalgono al 27 maggio scorso quando due soci Cuneo e AngelVentures, avevano deciso di abbandonare linvestimento . Tra i vari motivi di dissenso fra i quattro investitori anche il rifiuto di Benatti di acquistare il 50% di E-Seed, start-up attiva nella tv interattiva detenuta al 51% da AngelVentures, che Cuneo avrebbe voluto integrare con la nuova Freedomland. Allinizio di giugno si era riaperta la caccia a un socio che si affiancasse a Benatti e Cairo. Lostacolo che non è stato superato è stato quello di ottenere per gli investitori la garanzia di non essere coinvolti in eventuali richieste di risarcimento che potrebbero essere avviate nei confronti di Degiovanni.      
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