

NOTIZIE
Sfide
"Sfide" pesca nella memoria collettiva immagini e personaggi che profumano di storia con la esse maiuscola. Ogni singola puntata ha un tema unico che viene raccontato tramite immagini antiche e confidenze dei protagonisti.

14.03.2003 - Autore: Valerio Musillo
Come antidoto ai massacranti week-end consacrati al calcio e allo sport in genere, il lunedì in seconda serata, Raitre propone Sfide un programma che già dal titolo fa capire come lintenzione degli autori (Ercolani e Filippetto) sia quella di raccontare storie di sport cercando e trovando una chiave di lettura affabulatoria e mai banale.
Grazie allo sconfinato archivio Rai-Istituto Luce, Sfide pesca nella memoria collettiva immagini e personaggi che profumano di storia con la esse maiuscola. Ogni singola puntata ha un tema unico che viene raccontato tramite immagini antiche e confidenze dei protagonisti.
Ma come nei libri di Galeano e di Brera ci si accorge che lo sport è fatto da uomini e donne e non solo da campioni.
E quindi raccontando della tragedia di Superga, Sfide esce dal luogo comune del mitico Toro e ci svela il coacervo di rivincite sogni e speranze che la formazione granata rappresentò per lItalia del tempo appena uscita dalla disperazione della seconda guerra mondiale.
Stesso tipo di approccio viene usato per raccontare la favola del Calais, la squadra di terza divisione che lo scorso anno andò a giocarsi la coppa di Francia contro gli strafamosi e strapagati campioni del Nantes. Lavventura del Calais, di cui in Italia abbiamo saputo solo da sparuti trafiletti sui giornali, è narrata con le parole e i volti degli abitanti del piccolo porto francese. E la Storia maiuscola diviene storia minima e proprio per questo ancor più coinvolgente.
Ma Sfide non è solo calcio. Come la puntata, ad esempio, dove i due protagonisti erano i pugili Tiberio Mitri e Jack La motta. Il pugile triestino e quello americano vengono raccontati come fossero due eroi di Hemingway.
Mitri con la sua malinconia disperata e le sue sfortunate vicende familiari.
La Motta con la sua protervia e la sua vena di follia che lo fanno ancora di più Toro Scatenato.
Anche in questo caso Sfide riesce a trasformare un fatto in una buona storia. Quasi fosse un nonno dallimmensa memoria il programma di Raitre ci svela dei segreti che mai avremmo immaginato e lo fa esattamente come un nonno con i nipoti, usando i toni giusti senza mai alzare la voce mischiando la realtà dei fatti allinvenzione tipica dei racconti del passato.
Ed è proprio questa capacità di raccontare insieme il mito e lumanità dello sport che fa di Sfide uno dei mezzi migliori per sfuggire alla banalità urlata dei palinsesti sportivi delle reti Rai e Mediaset e per ricordarsi di come lo sport dovrebbe essere.