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Servillo in shock per la morte di Angelopoulos

L'attore stava girando "L'altro mare", quando il regista è stato investito sul set

Noi Credevamo - Toni Servillo

26.01.2012 - Autore: Marco Triolo
Toni Servillo e il produttore Amedeo Pagani sono in shock per la morte improvvisa del regista Theo Angelopoulos, con cui stavano girando ad Atene “L'altro mare”, atteso terzo capitolo della trilogia composta da “La sorgente del fiume” e “La polvere del tempo”. Il film, che trattava in maniera diretta la crisi economica greca, era nel pieno delle sei settimane di riprese previste (ne mancavano due), quando il regista è stato investito sul set dalla moto di un poliziotto lanciata a folle velocità. Amara ironia della sorte: i soccorsi sono arrivati quaranta minuti dopo perché, causa i tagli di fondi, la prima ambulanza partita si è rotta strada facendo.

“Eravamo sul set quando è successa la cosa più stupida e disgraziata del mondo – ricorda Pagani – Ero con lui, mi è morto tra le braccia”. Servillo nel film interpreta l'ambiguo patriarca di una famiglia greca, un politico che favorisce l'immigrazione clandestina in Italia. La pellicola ruota intorno al suo rapporto con la figlia, che dirige una versione de “L'opera da tre soldi” di Bertold Brecht in una fabbrica dove sono stati licenziati molti lavoratori. “Angelopoulos ha detto che mi ha scelto perché ha una predilezione per gli attori italiani – dichiarava tempo fa Servillo – E’ una storia che non è molto lontana da quello che stiamo vivendo in Italia”.

“Ho sentito Toni, è veramente affranto, non se la sente di parlare”, ha dichiarato Angelo Curti, suo socio di Teatri Uniti. A questo punto non è chiaro il destino del film: “Vedremo, non mi sento di dire che il film resterà incompleto e che non si vedrà mai – afferma Pagani – È presto per parlarne ora, il dolore della perdita è troppo forte”.

Fonte: Cinecittà News