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Serendipity

Serendipity

serendipity

14.04.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Un uomo, una donna e un incontro inatteso che cambierà le loro vite: un tema su cui si è già detto tutto, o quasi, ma anche le commedie romantiche più prevedibili riservano a volte qualche sorpresa. Ed è questo il caso di Serendipity di Peter Chelsom, in uscita venerdì 21 dicembre distribuito dalla Buena Vista: un film da vedere, se non altro per trascorrere unora e mezza sognando, in una New York natalizia ottimamente fotografata da John De Borman, lo stesso dellacclamato Full Monty.   In Italia il film interpretato da Jonh Cusack e linglese Kate Beckinsale (Pearl Harbour) uscirà con il titolo Serendipity-Quando lamore è magia: se non altro, servirà a consolare le Bridget Jones nostrane che, come le single di tutto il mondo, cadono in depressione proprio a Natale. Più che di incontri inattesi, sarebbe più giusto parlare di coincidenze dal momento che serendipità altro non è che lattitudine a fare scoperte fortunate ed impreviste, proprio come capita ai due protagonisti del film. Jonathan (John Cusack) e Sara (Kate Beckinsale) sono due perfetti sconosciuti che si incontrano durante una frenetica giornata di shopping da Bloomindgale, schiacciati dalla folla per gli ultimi regali di Natale. A far scoccare la freccia di Cupido è un banalissimo paio di guanti di cashemire (una delle scene più divertenti del film), quanto basta per accendere lattrazione fatale. Pur essendo entrambi impegnati, Jonathan e Sara passano tutta la serata insieme, vagando senza meta per Manhattan, dalla gelateria preferita di Sara, Serendipity, alla pista di pattinaggio in Central Park. Gli elementi classici della love story, insomma, ci sono tutti ma a scombinare le carte in tavola è la sceneggiatura di Marc Klein che fa ritrovare i due impegnati a cercarsi lun laltro dopo dieci anni. Una ricerca resa ancora più complicata dalla fissazione di Sara per i segni premonitori: troppo facile scambiarsi i numeri di telefono, meglio scriverli altrove lasciando che sia il destino a decidere sul loro futuro. Una mossa ancora più azzardata, poi, se si decide di scrivere i propri numeri su un biglietto di 5 dollari e su un romanzo di Garcia Marquez, Lamore ai tempi del colera, che finirà in qualche libreria dellusato.Li ritroviamo molti anni più tardi: Jonathan sta per sposarsi con Hally (Bridget Moynahan), bella e adorabile, mentre Sara è in procinto di convolare a nozze con Lars (John Corbett), un musicista che pensa solo alle tournées. Ma per cercare lanima gemella, forse, non è ancora troppo tardi ed ecco Jonathan e Sara in volo tra New York e San Francisco decisi a ritrovarsi. Lui in compagnia del suo amico Dean (Jeremy Piven), un giornalista del New York Times, lei affiancata dalla sua migliore amica, Eve (Molly Shannon), scettica quanto basta. In questo caso, comunque, lintreccio non è solo funzionale al ritmo, ma anche ad un efficace sviluppo degli altri personaggi: pensiamo ai dialoghi di Jonathan e Dean, un duetto che spesso ruba la scena alla stessa protagonista femminile. Lhappy end è scontato e prevedibile, ma non cè dubbio che il film sia una delle migliori commedie romantiche di fine anno.   Nel film di Chelson cè proprio tutto - i fiocchi di neve,i pattini sul ghiaccio, i corridoi del Waldrof Astoria, le luci notturne di Soho, gli sguardi da cucciolone di Cusack, una magnifica colonna sonora con brani di Louis Armstrong e Annie Lennox - e non importa se ogni tanto affiorano echi di deja vu. In fin dei conti, chi ha detto che dopo Insonnia damore e Sliding Doors non ci sia più nulla da dire sul tema? Se poi la commedia è elegante, ben diretta ed interpretata da attori che aderiscono ai loro personaggi proprio come un guanto, tanto di cappello. Dopo Alta Fedeltà e I perfetti innamorati, Cusack si conferma l ideale ragazzo della porta accanto, quello che molte donne vorrebbero consolare, ma cè da dire che la Beckinsale non sfigura affatto rivelandosi una partner perfetta. Bravissimi anche Jeremy Piven, Molly Shannon e da citare la gustosa caratterizzazione di Eugene Levy, il divertente commesso di Bloomindgale. Una curiosità: il bar Serendipity esiste davvero ed è uno dei locali più cari di Manhattan.