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Saw II - La soluzione dell'enigma

Dopo il clamoroso ed inaspettato successo dell'originale diretto da James Wan - 55 milioni di dollari d'incasso soltanto negli Stati Uniti a fronte di un budget di 1 milione di dollari, arriva nelle sale l'inevitabile sequel

Saw 2

19.05.2009 - Autore: Adriano Ercolani
Saw II, Usa, 2005
Regia di Darren Lynn Bousman;
con Donnie Wahberg, Dina Meyer, Tobin Bell


Viene trovato un cadavere che ricorda decisamente i giochi perversi del famigerato serial-killer Jigsaw: la vittima infatti è stata orrendamente mutilata da una delle “macchine torturatrici” inventate dal maniaco. Il detective Eric Matthews (Donnie Wahlberg) e la sua collega Kerry (Dina Meyer), che già aveva indagato sull’assassino in precedenza, si assumono la responsabilità di fermare il pazzoide. Una volta catturato Jigsaw, debilitato da un malattia in fase terminale, i due poliziotti scoprono però l’ultima sua follia: questi ha infatti già architettato un nuovo labirinto di trappole mortali; tra le vittime predestinate si trova anche il figlio di Matthews. Cosa fare adesso? Agire o sottomettersi alla volontà di Jigsaw?

Dopo il clamoroso ed inaspettato successo dell’originale diretto da James Wan – 55 milioni di dollari d’incasso soltanto negli Stati Uniti a fronte di un budget di 1,2 milioni – era inevitabile aspettarsi un immediato seguito alle terrificanti avventure del serial-killer con propensione all’enigmistica. La storia è praticamente la stessa, con il solo cambiamento di setting e di scenografie; stavolta al timone dell’operazione, ancora una volta rigorosamente low budget, è stato chiamato il 26enne Darren Lynn Bousman, che fin dalle primissime immagini dimostra di voler seguire pedissequamente la formula, sia narrativa che soprattutto estetica, che aveva decretato il successo del primo episodio: regia concitata, fotografia “sporca” che si avvicina in molti casi agli stilemi del videoclip”, montaggio impazzito che dovrebbe in teoria aumentare con la sua iperobolicità i momenti di tensione. Tutto il glamour adoperato nella messa in scena non riesce però a nascondere l’evidente fragilità della storia, a cui non basta il solito colpo a sorpresa nel finale per poter funzionare a dovere. La mancanza di una sceneggiatura originale e palpitante non favorisce dunque la necessaria tensione narrativa, che riduce l’impatto del film ad una serie di scene votate allo splatter più che ad un coinvolgente gioco con lo spettatore;   

L’unico personaggio che in qualche modo riesce ad interessare è proprio il fantomatico Jigsaw interpretato da bravo Tobin Bell, mentre Donnie Wahlberg nei panni del poliziotto risulta decisamente imbambolato – dovrebbe essere lui il regista del terzo episodio.

Thriller/horror che sembra ormai un piccolo oggetto cult per gli amanti del genere, anche questo secondo episodio di “Saw” ha sbancato il botteghino americano, avvicinandosi ai 90 milioni di dollari d’incasso. Tanto entusiasmo del pubblico a dire il vero non ci sembra troppo giustificato: si tratta infatti di un filmetto con pochissime pretese, qualche idea (neppure troppo originale) di regia e nessuna di sceneggiatura. Che sia il (mal)celato gusto sadico degli spettatori a portarli al cinema? Vedremo con il prossimo episodio…