Da Claudio Santamaria a Valerio Mastandrea, da Carolina Crescentini a Maya Sansa, fino a Emanuele Crialese, Pippo Delbono, Edoardo Winspeare, Pappi Corsicato, Riccardo Tozzi, Domenico Procacci o Angelo Barbagallo: sono oltre 100 i firmatari dell'appello lanciato dall'Afic, l'Assemblea dei Festival Italiani di Cinema, in solidarietà al Festival Arcipelago, che oggi 22 giugno, si conclude a Roma, terminando il suo corso dopo 20 anni, costretto alla chiusura per problemi di finanziamenti pubblici.
All'appello hanno aderito, tra gli
altri: gli attori Alessio Boni, Chiara Caselli, i registi Alessandro
Piva, Davide Marengo, Elisabetta Pandimiglio, Eugenio Cappuccio, Mario Amura, Michele Rho, Monica
Repetto, Paola Randi, Pappi Corsicato, Rocco Mortelliti, Stefano
Chiantini, Stefano Incerti, Stefano Sollima, i produttori Daniele
Mazzocca, Federico Schiavi, Francesco Startari, Mario Mazzarotto,
Tilde Corsi. Numerosi i giornalisti e le personalità della
cultura e del cinema firmatari del documento su cui compaiono anche
sigle di manifestazioni festivaliere di tutta Italia e più di
100 nomi, tra cui spiccano quelli di Marco Müller e Steve Della
Casa.
"Siamo tutti sensibili - ha detto Giorgio Gosetti,
presidente dell'Afic - a questo piccolo esempio di genocidio
culturale perché quando si parla di tutelare e rilanciare
l'eccellenza culturale del nostro paese, sono proprio questi gli atti
che dovrebbero fare la differenza e vengono invece negati". "Il
costo di Arcipelago - continua - festival di risonanza internazionale
certa e di qualità indiscussa, come dimostrano da anni i
cineasti partecipanti e il pubblico che lo ama e lo sostiene, è
di per sé un vero miracolo di saggezza e creatività
gestionale". "Lasciarlo morire - denuncia Gosetti - è
un autentico delitto di cui non vogliamo sentirci complici.
Proponiamo quindi una raccolta di firme di sostegno
(info@aficfestival.it)".
(LaPresse)


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Santamaria e Mastandrea per Arcipelago
Sono oltre cento i firmatari dell'appello lanciato dall'Afic in solidarietà con il festival romano

22.06.2012 - Autore: Guglielmo Maggioni