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Rocknrolla

Divertente, ottimamente calibrato tra azione e divertimento, il film segna il gradito ritorno di Guy Ritchie al cinema dopo aver passato gli ultimi anni a fare il "signor Madonna"

Rocknrolla

30.10.2008 - Autore: Adriano Ercolani
      Una delle cose che fa più piacere quando si tratta di valutare cineasti istrionici come Ritchie è poter osservare il loro grado di maturazione rispetto alle opere che li hanno imposti all’attenzione internazionale. Sotto questo punto di vista “Rocknrolla” sembra essere un deciso passo avanti, in quanto ripropone gli stilemi visivi appartenenti alla sua visione personale di cinema ma lo fa con una compostezza ed una coerenza decisamente più precisa. I toni vengono smorzati ma non edulcorati, e le situazioni rimangono assolutamente divertenti, intriganti, pronte ad irretire lo spettatore nel solito gioco di situazioni e personaggi vagamente assurdi che sono propri del cinema più scatenato di Ritchie. Anche se sembra un paradosso, quest’ultimo lungometraggio possiede una compostezza di fondo che lo rende interessante e compiuto, capace di sviscerare ancora energia ma con un senso del cinema più “classico”, fatto di u ritmo narrativo più disteso e di personaggi maggiormente densi di significato,e non soltanto marionette funzionali per la storia come era successo in passato in altre pellicole dell’autore.

   

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