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Robocop Returns, il regista di District 9 resuscita la saga con un nuovo film

Neill Blomkamp dirigerà un sequel collegato direttamente al cult di Paul Verhoeven uscito nel 1987

11.07.2018 - Autore: Pierpaolo Festa
Robocop ritornerà sul grande schermo. Sarà il regista Neill Blomkamp a resuscitarlo. L'autore di District 9 ed Elysium dirigerà infatti Robocop Returns, progetto che ignorerà tutti i sequel della saga del poliziotto mezzo uomo e mezzo robot per collegarsi direttamente al film originale, il cult di Paul Verhoeven uscito nel 1987.

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Il nuovo progetto è infatti basato su una sceneggiatura già esistente ma mai realizzata: uno script intitolato semplicemente Robocop 2, curato inizialmente da Ed Neumeier e Michael Miner e rispolverato da Justin Rhodes (sceneggiatore del prossimo film di Terminator). Questa la sinossi del sequel: L'anarchia regna sovrana e il destino di Detroit rischia di collassare, ma in quel momento Robocop fa il suo glorioso ritorno in città per combattere crimine e corruzione
 
"Il film originale ha avuto un impatto su di me sin da quando ero un ragazzino - ha detto Blomkamp - Lo ho amato ed è rimasto un classico all'interno del genere fantascientifico: un film con un vero significato sotto la sua superficie action. La speranza di questo sequel è avvicinarci il più possibile a quel primo film. Questo è il mio obiettivo. Ciò che mi colpiva di quel film quando ero ragazzino è cambiato con il passare del tempo: all'inizio erano soprattutto temi come consumismo, materialismo, economia dell'era Reagan, la follia americana degli anni Ottanta, poi quando sono cresciuto il tema che più mi affascinava era la questione dell'identità. La ricerca dell'identità. (...) Mi intriga questa ricerca di un'identità perduta, portata via da persone che ne hanno tratto profitto. E anche il tema dei ricordi che vengono a galla in seguito ad alcuni eventi. Questa è la cosa che mi interessa di più. L'altra cosa che mi emoziona è tornare a lavorare con Justin Rhodes: ha aggiunto in sceneggiatura alcuni elementi incredibili a un sequel che inizialmente era ambientato nel mondo creato da Verhoeven". 
 
La saga originale di Robocop è composta da tre film, il cult di Verhoeven e i due brutti sequel: Robocop 2 di Irvin Kershner (1990) e il terribile Robocop 3 di Fred Dekker (1993). Nel 2014 Jose Padilha ha girato un remake del primo film, un progetto che ha incassato 242 milioni di dollari in tutto il mondo ma che è stato stroncato dalla critica. 

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Perché dunque questo sequel arriva solo adesso? Risponde lo sceneggiatore Neumeier: "Verhoeven pensava all'epoca che fare un unico film sarebbe stata una cosa di classe. Non era interessato a girare un sequel. Dopodiché c'è stato lo sciopero degli sceneggiatori nel 1988 e siamo usciti dal progetto. A quel punto hanno contattato Frank Miller che ha scritto una stesura della sceneggiatura e poi un'altra con Walon Green e insieme hanno fatto Robocop 2 diretto da Irvin Kershner (...) Io ho fatto Starship Troopers con Verhoeven. Proprio nel momento in cui Trump è stato eletto presidente, il capo della MGM mi ha chiamato: 'Non avevi scritto nella tua sceneggiatura del sequel che una star di reality show si sarebbe candidato alle elezioni e avrebbe vinto?'. Lo avevamo fatto, sì. (...) Abbiamo scritto una nuova stesura, l'unica persona che ha letto quel copione era Neill Blomkamp e questo ha messo in moto il progetto".
 
L'ultimo film di Blomkamp è stato il fantascientifico Humandroid. Non è la prima volta che il regista sudafricano viene coinvolto in qualcosa che ha a che fare con un classico del passato: qualche anno fa ha cercato di portare alla luce un quinto film della saga originale di Alien, un progetto che avrebbe ignorato Alien 3 e Alien: La clonazione per collegarsi direttamente al secondo film della saga diretto da James Cameron. L'Alien 5 di Blomkamp non ha mai visto la luce, ucciso prima del tempo da Alien: Covenant di Ridley Scott. 

Fonte: Deadline