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Rivisti per voi: Batman & Robin

In attesa de Il cavaliere oscuro - Il ritorno, ci siamo sacrificati per voi e abbiamo rivisto l'aberrazione di Joel Schumacher

Batman & Robin - Chris O'Donnell, George Clooney

17.08.2012 - Autore: Marco Triolo
Era il 1997, quando Joel Schumacher affossò un franchise. Ancora oggi, a distanza di quindici anni, Batman & Robin è innalzato a imperituro esempio di cosa NON fare in un film di supereroi. E non a torto. In attesa dell'uscita de Il cavaliere oscuro – Il ritorno, ci siamo sacrificati per voi e lo abbiamo rivisto.

Batman e Robin recensione Clooney Schumacher Schwarzenegger - Chris O'Donnell, Alicia Silverstone e George Clooney
"Dinamico" trio: Chris O'Donnell, Alicia Silverstone e George Clooney

L'idea iniziale era solo rivedere i primi due Batman di Nolan, ma, riflettendoci, abbiamo capito che analizzare a distanza Batman & Robin fosse doveroso: paradossalmente, senza di esso non ci sarebbe mai stata la trilogia odierna. Costato davvero tanto per l'epoca – 125 milioni di dollari – andò ad incassarne solo 107 negli Stati Uniti e si salvò dal fallimento grazie ai botteghini internazionali. Potremmo addossare la colpa solo a Schumacher, ma in fondo sarebbe troppo facile. Prima di lui c'è la sceneggiatura di Akiva Goldsman, la pessima recitazione di tutti quelli coinvolti – compreso un George Clooney ancora acerbo, ben prima che i Coen gli mostrassero la via – e soprattutto la stessa Warner, che si è piegata al volere del marketing. “Batman – Il ritorno aveva distrutto il franchise – ha confessato Schumacher – Le compagnie di giocattoli non ci volevano più, ma poi Batman Forever è stato un successone. A quel punto tutti hanno cominciato a chiedersi: quanti soldi possiamo fare? E tutto è cambiato”.

Batman e Robin recensione Clooney Schumacher Schwarzenegger - Schwarzenegger è Mr. Freeze
"Sono il Governator, e sono primo nei titoli di testa!"

Tornando ad Akiva Goldsman: l'uomo sin da allora sta tentando di redimersi agli occhi dei nerd di tutto il mondo, ma se l'è cercata. I dialoghi di Batman & Robin sono puerili e mancano totalmente di sottotesto. Tutti i personaggi spiegano ogni singolo dilemma interiore in battute che ridefiniscono la parola “didascalico”. Esempio: Alfred sta morendo, e Bruce Wayne gli dice: “Ho speso tutta la vita a combattere la morte e adesso non posso salvarti”. Giusto nel caso che lo spettatore più distratto non avesse capito il cuore della questione. Oppure potremmo parlare di come è stato usato Bane: anziché un genio del crimine, qui è la spalla forzuta e decerebrata di Poison Ivy, parto di un esperimento per creare supersoldati che sembra una versione parodistica delle origini di Capitan America. E poi è verde: vi ricorda qualcuno?

Batman e Robin recensione Clooney Schumacher Schwarzenegger - Uma Thurman è Poison Ivy
Uma Thurman, roscia e letale Poison Ivy

Tuttavia - e siamo consapevoli della portata di ciò che stiamo per affermare - non tutto è da buttare. La scena iniziale, con Batman e Robin che si dirigono al museo di storia naturale per sventare il piano di Mr. Freeze (Arnold Schwarzenegger), trasuda amore per la serie TV camp degli anni Sessanta. Se Batman e Robin fosse stato un corto, o una puntata della vecchia serie con Adam West, sarebbe stato carino. Tutta la scazzottata nel museo, con tanto di scagnozzi di Freeze armati di mazze da hockey e Batman e Robin che si fanno sbucare i pattini dagli stivali, è ben ritmata e divertente. E quando i nostri eroi si lanciano da un razzo atterrando sui tetti di Gotham con lo skateboard, beh... è il trionfo del post-modernismo più consapevolmente naif.

Poi arriva la scena dopo, e quella dopo ancora...

Il cavaliere oscuro – Il ritorno uscirà nelle sale italiane il 29 agosto, distribuito da Warner Bros. Qui trovate la nostra recensione.