

NOTIZIE
Ritorno alle origini
Tornano di moda a Hollywood i film sull'antichità e i suoi protagonisti.

14.04.2003 - Autore: Claudia Panichi
In un presente dominato da straordinarie produzioni cinematografiche dai connotati ipertecnologici, effetti speciali, elaborazioni grafiche all'avanguardia, trame futuristiche e poco aderenti alla realtà, forse a volte si ha la sensazione di essere spettatori di un futuro eccessivamente distante dai nostri giorni, di non rispecchiarsi più nei personaggi che prendono vita in quel genere di film chiamato fantascienza.
Immaginazione, astrazione, sogni portati all'esasperazione: questi sono gli ingredienti degli ultimi kolossal targati Hollywood, che ripetutamente vengono creati nel laboratorio del cinema più famoso del mondo per stupire "con effetti speciali" e lasciare attonito il pubblico in sala. Un'esempio? Basta citare l'ultimo masterpiece di Spielberg, "Minority Report", oppure l'apocalittico "Il Regno del Fuoco" di Rob Bowman.
Pare che ora Hollywood stia riscoprendo il gusto di riproporre film sull'antichità e abbia deciso di rinverdire la memoria del passato creando nuovi Kolossal dal sapore mitologico e leggendario, sulla scia delle megaproduzioni targate anni '60.
Tornano di moda i miti e gli eroi che hanno fatto la storia con le loro gloriose e ardite gesta, riaffiorando da un passato di più di 2000 anni fa.
Lo dimostra il regista tedesco Wolfgang Petersen: pur di girare un film tratto dall'"Iliade" di Omero ha rinunciato a dirigere "Batman contro Superman". Per il suo progetto, il cui titolo previsto è "Troy", Petersen ha scritturato Brad Pitt, 38, nel ruolo di Achille, e sta trattando con Russel Crowe, 38 (che dovrebbe essere Agamennone), e George Clooney, 41,(Menelao).
Una parata di stelle per uno tra i racconti epici più famoso e mitico. Ma il personaggio storico più conteso è un altro: Alessandro Magno. Due sono i progetti in cantiere. Quello di Oliver Stone ha come protagonista Colin Farrell; l'altro Leonardo Di Caprio, 28, in una produzione che Dino De Laurentis vuole trarre dalla trilogia "Alexandros" di Valerio Massimo Manfredi.
E proprio lo scrittore italiano, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura, ci dà le prime anticipazioni sul film.
Afferma che non dovremo aspettarci di vedere sullo schermo soltanto un guerriero affamato di potere. Alessandro Magno (356-326 a.C) era anche un sognatore, un ragazzo (concluse le sue conquiste a soli 23 anni) che dopo aver letto l'Iliade e imparato la filosofia di Aristotele decise di conquistare il mondo per cambiarlo radicalmente.
Il regista sarà Baz Luhrman, e ha scelto di enfatizzare l' evoluzione interiore del grande conquistatore macedone, senza rinunciare però alle sequenze più spettacolari. Per Manfredi il suo Alessandro avrà il volto giovane di Leonardo Di Caprio. Lo aveva notato sul set di "Gangs of New York": "Sa dominare la scena, ha l'aria da adolescente ambizioso".
Ma perché gli eroi antichi attirano tanto il pubblico? Perché sono esotici e familiari allo stesso tempo. Il loro è un mondo lontano e leggendario, eppure è lì che affondano le nostre radici. In fondo sono i nostri antenati, e noi il frutto della loro storia.