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Ricordando Oreste Lionello

E' morto a Roma, dopo una lunga malattia, Oreste Lionello: attore a tutto campo e voce storica di Woody Allen e tanti indimenticabili film. Aveva 81 anni. Secondo quanto si è appreso, la famiglia chiederà una camera ardente in Campidoglio.

Oreste Lionello

19.02.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Un volto, una voce e tantissimi talenti, questo era Oreste Lionello, attore a tutto campo tra cinema, teatro e Tv e doppiatore storico di icone del grande schermo. Con la notizia della sua morte, questo diventa un giorno nero per il mondo dello spettacolo.
 
 “Spero di non avervi depresso” afferma spesso Woody Allen dopo le interviste in cui gli chiedono della vita e della morte… ma adesso chissà come reagirà quando gli riferiranno la notizia che la sua voce italiana se n’è andata. Quel timbro indimenticabile, quasi ‘insostituibile’, non ci sono più e per i fan storici del regista non sarà più la stessa cosa. Eppure, ultimamente, Lionello si era proprio dissociato dal suo storico doppio cinematografico a cui ha sempre prestato la voce: “In Italia mi identificano con lui, perché qui uno è qualcuno quando assomiglia ad un altro – aveva dichiarato nel corso della trasmissione ‘Il senso della vita’ - A differenza di Woody sono cattolico, accetto la fortuna e non credo che con la morte finisca tutto, noi siamo dei veicoli di creatività. Noi esseri umani siamo un infinitesimo lampo della luce di Dio”.
 
E tutti i classici a cui ha lavorato come doppiatore rimangono ancor di più scolpiti nella storia: come dimenticare la celebre frase “Si può FAREEEE!” che Gene Wilder pronuncia nel bellissimo “Frankenstein Junior”? Si tratta di uno di quei titoli che – siate o meno fan del doppiaggio – non potrete negarne l’intuito e la perfezione nell’adattare i dialoghi italiani.
 
Gli amanti del cabaret, si ricordano di Lionello nelle sue storiche imitazioni fatte con la compagnia del Bagaglino: da Silvio Berlusconi a Saddam. Ma quanti di voi ricordano la mitica performance di Giulio Andreotti… e, qualche volta, perfino il senatore a vita era seduto in quel teatro pronto ad applaudirlo e a ridere senza riserve. Quella di Lionello è una carriera artistica che si spande nel corso di più di mezzo secolo. Al cinema ha cominciato con “L’allegro squadrone” film interpretato anche da Alberto Sordi e Vittorio De Sica e successivamente lo si poteva vedere in piccoli ruoli nei film di Totò: “Totò, Fabrizio e i giovani d’oggi” e il mitico “Tototruffa 62”. Tra le infinite commedie ricordiamo anche “Provaci ancora Lionel” sulla stessa scia di “Provaci ancora Sam” con Woody Allen. La sua ultima apparizione cinematografica risale alla fine del 2008 con la commedia “No Problem”.
 
Jerry Lewis, Peter Sellers, Gene Wilder, Marty Feldman, Charlie Chaplin (ne “Il grande dittatore”) e Michel Serrault. Le loro performance sono state consacrate in Italia dalla voce di Lionello. Ecco a seguire quelle che secondo noi sono le sue migliori prove di doppiatore.
 
Nel 1964 ha dato la voce al grandissimo Peter Sellers ne “Il dottor Stranamore” di Stanley Kubrick. Ed è tutta sua la più bella telefonata della storia del cinema.


 
Dieci anni dopo presta la voce a Gene Wilder in “Frankenstein Junior”… e vi ricordiamo che il suo nome si pronuncia Frankenstin…


 
Nel 1978 è la voce di Albin (Michel Serrault), compagno di Renato (Ugo Tognazzi) ne “Il vizietto”. Mitica la scena in cui urla: “Mi sono tagliato il ditino!”.