Il trailer di Cogan - Killing Them Softly
L'Autista, l'uomo che scarrozza il sicario Jackie Cogan a caccia di due ladruncoli che hanno avuto la pessima idea di fregare soldi ai veri gangster. In macchina, al fianco di Brad Pitt, c'è Richard Jenkins, il cui nome spesso non risuona particolarmente nella mente del grande pubblico. E' il suo volto il marchio di fabbrica: basta guardarlo per pochi secondi e ricordarselo nei panni del povero marito in Le streghe di Eastwick, il killer in Potere assoluto di Eastwood, il pater familias di Six Feet Under, il detective che spia Richard Gere in Shall We Dance e ultimamente anche il guardiano dei mostri in Quella casa nel bosco. Questi film rappresentano soltanto un minuscolo tassello della carriera trentennale dell'attore, nominato all'Oscar nel 2009 con il toccante L'ospite inatteso.
Richard dopo trenta anni dedicati a questo lavoro, qual è la prima cosa su cui ti focalizzi: il ruolo o il progetto globale?
Direi che è arrivato il momento nella mia vita di concentrarmi più sul ruolo e pensare a quello che interessa a me. Eppure questo mestiere continua a sorprendermi: quando ho letto il copione di Cogan – Killing Them Softly, l'ho fatto tutto di un fiato e ho avuto il desiderio di farne parte all'istante.
Si tratta di un film sui gangster inedito. Niente epica o grande dramma. Solo affari in tempi di crisi...
Non lo ho mai visto come un gangster movie. In realtà sono rimasto molto colpito dal fatto che tutti parlassero come complicati esseri umani e non come personaggi di un film. Dopodiché sono stato travolto dal modo di fare di Andrew Dominik, un regista creativo. In pratica sul suo set lui sta in paradiso e noi insieme a lui: non cerca qualcosa di specifico, piuttosto guarda quello che fai. Si poneva come uno spettatore, continuava a dire che sarebbe rimasto a guardare qualcosa per sempre se ne avesse avuto interesse.
Tutte le tue scene sono al fianco di Brad Pitt, che tiene particolarmente a questo film e che ha voluto produrlo...
Mi piace lavorare con lui. Avevamo già recitato insieme in Burn After Reading e la cosa bella di Brad è che è generoso e coi piedi per terra. Mi ha stupito molto. Abbiamo girato quasi tutte le scene in macchina. La cosa interessante del personaggio di Cogan è che pensa che questa non sia una nazione, ma un business. Una cosa è l’amicizia e una cosa sono gli affari ed è di questo che tratta il film. È tutto un business, ognuno per sé.
A Venezia ti abbiamo visto in un'apparizione a sorpresa in The Company You Keep di Robert Redford. Si è trattato di un ruolo molto piccolo però...
Sì, ma non puoi dire di no a Robert Redford! Lo conoscevo da un po', da quando andavo ai FilmLab del Sundance. Non ci avevo lavorato mai prima. Quando mi ha chiamato non ci ho nemmeno pensato. Ecco, è stata quella che noi americani definiamo una “no-brainer”.
Ti vedremo a gennaio in Jack Reacher al fianco di Tom Cruise. Quel film è tratto dai thriller procedurali scritti da Lee Child. Ti piace questo tipo di lettura?
E' buffo. Da quando è uscita la notizia che interpreto quel film, tutti mi chiedono se sono un fan di Lee Child o se lo ho conosciuto. Non ancora. E sì, mi piacciono i thriller: ho letto tutti i libri di Dick Francis.
Nella tua carriera hai fatto anche tante commedie. In passato hai lavorato con John C. Reilly e Will Ferrell in Fratellastri a 40 anni. Chi è il più matto dei due?
Sono entrambi pazzi. E competono nella loro follia in tanti ambiti. Sono anche dei bravi ragazzi che lavorano sodo. Effettivamente ti ammazzi di risate quando lavori con loro. La cosa buffa è che parte tutto dal regista Adam McKay: è lui che dà il via alla follia.
Ricordo di averti visto in passato in Tutti pazzi per Mary. In quella scena eri lo psichiatra di Ben Stiller che andava a mangiare durante la seduta, senza che il paziente se ne accorgesse...
Una scena scritta magnificamente dai Fratelli Farrelly, che sono dei veri amici e con cui sono tornato a lavorare anche dopo. Era tutto scritto, ma mi è piaciuto giocare un po' con quel personaggio.
Una cosa che non ti piace, però, è guardarti sul grande schermo. Non guardi mai i tuoi film?
Ci sto lavorand! Recentemente mi hanno invitato alla proiezione notturna di Quella casa nel bosco al Festival di Austin. E' stato bello assistere al film insieme a tutti quei fan dell'horror. Una cosa pazzesca.
Ce l'hai un film che da spettatore ti piace guardare e riguardare?
Grease. Non riesco a cambiare canale ogni volta che lo fanno in TV.
Dopo trenta anni di carriera, cosa ti piace di più di questo mestiere?
Le persone. E' così semplice. Ricordo che Brad Pitt mi parlava di Killing Them Softly e di come era contento di tornare al lavoro con un regista come Andrew Dominik, dal momento che aveva adorato fare Jesse James. In quel momento ho pensato che dovevo essere matto a rifiutare di fare questo film...
Cogan – Killing Them Softly, in uscita il 18 ottobre, è distribuito dalla Eagle Pictures.


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17.10.2012 - Autore: P.F.