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Richard Gere a Roma: "L'Oscar mi renderebbe più facile girare film indipendenti"

L'attore presenta L'incredibile vita di Norman, dramma in arrivo dal 28 settembre

19.09.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Sempre calmo e pacato, pronto a riflettere sulla propria carriera e, perché no, a mostrare il desiderio non bruciante di essere premiato con un Oscar. Proprio sul tema Academy spezza la tensione Richard Gere, che è a Roma per presentare il dramma L'incredibile vita di Norman: "L'Oscar mi renderebbe più facile fare film indipendenti quindi perché no?". 

Nel film del regista di New York Joseph Cedar l'attore interpreta l'aspirante faccendiere Norman Oppenheimer in una interessante modernizzazione della figura del cortigiano che a suo modo riflette su una composizione del mondo sempre più divisa tra persone molto ricche e persone invece lasciate ai margini. Dopo aver finto un jetlag così forte da lasciarlo stordito con lo scopo dichiarato di ammorbidire le domande dei giornalisti, comincia la chiacchierata tra pubblico e la star di Ufficiale e gentiluomo. "Norman è un faccendiere dal cuore tenero e non è affatto un Madoff. Vorrebbe far realizzare quello che promette perché quando gli altri sono felici lui è felice e ha un posto al tavolo tutto per sé". Al centro del film c'è la relazione tra Norman e il primo ministro israeliano, una sorta di amicizia distorta che l'attore descrive così: "Questo è un viaggio mitico. L'amicizia deve cedere il passo al compromesso della pace in Medio Oriente". 
 
Sulla distanza tra Norman e i ruoli tradizionali da latin lover interpretati da Gere, l'attore si esprime così: "Norman è ciò che sono io. Joseph Cedar voleva in qualche modo cambiare il mio volto per allontanarlo dai personaggi precedenti. Mi sono ispirato alla fisionomia di un alieno e ho proposto di avere delle orecchie a sventola. A Joseph è piaciuto e l'abbiamo usato". L'attore sottolinea anche la vicinanza tra il personaggio di Norman e l'ambiente newyorchese. "La realtà è che questo personaggio è tipico dell'ambiente newyorchese. Un ebreo dell'Upper East Side. Vivo a New York da quando avevo vent'anni e questo personaggio si vede ovunque".  
 
"In ogni cultura c'è un Norman, in ogni ambiente c'è un Norman - continua l'attore - Esiste ovunque un nucleo centrale costituito da personaggi cool e da persone lasciate fuori, le stesse che cercano di entrare e trovare un varco. Da questo punto di vista Norman è un personaggio veramente universale, è un imbroglione totale: mente continuamente e alla fine non riesce nemmeno a rispondere alla critiche. Ci crede, vorrebbe veramente dare quello che promette. L'atteggiamento tipico di una persona buona".

Infine la chiosa finale sullo status degli Studios e sulla difficoltà di fare film indipendenti. "I film che un tempo erano prodotti dagli Studios come quelli che facevo e faccio io oggi non sono più prodotti se non come indipendenti. Quello che è successo è che i budget sono sempre molto bassi, 5 - 6 milioni di dollari e i film così vengono girati in poco tempo. Il nostro film è stato girato in soli trenta giorni".

L'incredibile vita di Norman, in uscita nei cinema dal 28 settembre, è distribuito da Lucky Red.
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