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Reese Whiterspoon si confessa

La fiera della vanità

26.02.2008 - Autore: Nexta
"Sono molto fiera dei progetti della mia casa di produzione, che si chiama Type A. È il soprannome che i miei genitori mi avevano dato da bambina, significa miss 10 e lode. Sin da piccola ero perfezionista e tenace". Sono parole di Reese Whiterspoon che parla della sua nuova ttività di produttrice durante un'intervista esclusiva a l settimanale Grazia. Single con due figli da accudire, la Whiterspoon si divide tra casa e lavoro: "Cerco in tutti i modi di avvicinare il lavoro a casa, così i miei bambini non trascurano la scuola -spiega Reese Whiterspoon- credo che sia importante sostenere i propri figli e i loro interessi. Io ne sono un esempio, i miei genitori hanno creduto in me e mi hanno lasciato fare l'attrice quando avevo 14 anni. Se oggi sono quella che sono è merito anche loro -continua l'attrice- mi hanno sostenuto e incoraggiato dicendomi che nella vita avrei avuto tante possibilità oltre al cinema. A volte invece vedo genitori più concentrati sul successo dei propri figli che sulla loro felicità e questo è molto pericoloso".
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