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Recensione: La cuoca del presidente

Tra ricette e intrighi di palazzo, la commedia di Christian Vincent piacerà molto agli italiani

La cuoca del presidente - Catherine Frot

07.03.2013 - Autore: Marco Triolo
Il filone della cucina al cinema è da sempre molto battuto. Basti pensare a quanti film negli ultimi anni hanno trattato il tema: ricordiamo ad esempio Ratatouille della Pixar, Julie & Julia o il recente Chef con Jean Reno. Ora arriva dalla Francia un altro esemplare del genere, La cuoca del presidente, diretto da Christian Vincent e interpretato da Catherine Frot nei panni di Hortense Laborie, cuoca personale di François Mitterrand. Il film è tratto, dunque, da una storia vera, anche se confezionato rispettando tutti i canoni della commedia leggera.

La cuoca del presidente recensione Catherine Frot - Catherine Frot e Arthur Dupont

Mettiamo le cose in chiaro: La cuoca del presidente piacerà, soprattutto nel nostro paese. Piacerà per come unisce due idee molto apprezzate dagli italiani: da un lato, mostra in modo dettagliato la lavorazione di un piatto – e sicuramente ci sarà chi andrà subito dopo a sfogliare un libro di ricette per tentare l'esperimento a casa o a rispolverare il vecchio pasticcio della nonna. Dall'altro, rivela come anche una figura austera come l'anziano presidente francese sia nell'intimo una persona legata alle tradizioni e alla semplicità dei piatti cucinati dalla mamma. E Dio solo sa quanto agli italiani, popolo di mammoni, piacciano i politici che non mancano di esternare il loro affetto nei confronti della mamma e dei valori di un tempo (salvo poi arricchirsi alle loro spalle).

La cuoca del presidente recensione Catherine Frot - Catherine Frot e Jean d'Ormesson

Il film di Vincent ha certamente qualche merito, che risiede proprio nella sua capacità di raccontare una storia ambientata a palazzo senza mai tirare in ballo la politica, ma concentrandosi esclusivamente sul dietro le quinte e rappresentando una lotta intestina tra due “partiti” – quello “conservatore” della cucina principale dell'Eliseo, che vorrebbero vedere Hortense sparire, e quello “progressista” composto dalla cuoca di Mitterrand e dalla sua squadra. Peccato che, dopo una partenza divertente, il ritmo vada lentamente a spegnersi, soprattutto per colpa di una protagonista che dovrebbe rappresentare il cliché della donna forte che scavalca la burocrazia e scardina la prassi e infine conquista (quasi) tutti con la determinazione e il talento, ma risulta solo antipatica e un po' fredda. I veri protagonisti, comunque, sono i piatti, e di quelli ce ne sono davvero tanti: gli appassionati di cucina apprezzeranno.

La cuoca del presidente è distribuito in Italia da Lucky Red.
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