La Hasbro e il produttore Lorenzo di Bonaventura organizzano un nuovo assalto al box office con “G.I. Joe – La nascita dei Cobra”, adattamento delle avventure dei celebri personaggi che la casa di giocattoli creò negli anni ’60. Dietro la macchina da presa uno specialista dei blockbuster spensierati come Stephen Sommers (già autore di “La mummia” e di “Van Helsing”). “Stephen ha un grande senso del divertimento – dichiara di Bonaventura – e con G.I. Joe volevamo assolutamente evitare un certo tono serio. Non volevamo un film politico. Era l’intrattenimento lo scopo principale di questo film”.
Ed è così che da una parte ci sono i Joes, supersoldati addestrati dai servizi segreti: tutte le volte che c’è da prendere soluzioni estreme, il governo USA si rivolge a loro. Guidati dal Generale Hawk (Dennis Quaid) i Joes sono dotati di un arsenale tecnologicamente ultra-avanzato, come ad esempio le tute che accelerano il corpo. Il film narra la loro origin story: seguiremo il personaggio di Duke (Channing Tatum, attore lanciatissimo a Hollywood), futuro leader del gruppo: sotto il suo comando Ripcord (Marlon Wayans), il ninja Snake Eyes (Ray Park, già Darth Maul in “Star Wars”), Breaker (Said Taghmaoui) specializzato nelle comunicazioni e la rossa mozzafiato Shana O’Hara (Rachel Nichols) detta Scarlett in onore a “Via col vento”.
Dall’altra parte della legge ecco i Cobra, super-terroristi che hanno appena scoperto, grazie alla nanotecnologia, una sostanza in grado di distruggere qualsiasi tipo di metallo. Il loro capo supremo è interpretato da Joseph Gordon Levitt, ma non lo vedremo mai nelle sue vere sembianze: “E’ difficile riconoscermi – ha detto l’attore – Indosso una maschera. Questa prova mi ha ricordato alcuni dei miei attori preferiti come Daniel Day-Lewis o Gary Oldman. Con attori come quelli, essendo così diversi tra un personaggio e l’altro, l’interprete scompare. Fare questo film mi ha aiutato davvero a scomparire per via di tutta quella roba complicata sulla mia faccia. E richiede uno stile di recitazione totalmente diverso. Devi lasciare a casa il realismo”.
Tra i cattivi anche Christopher Eccleston nei panni dello spietato Destro; al suo fianco Arnold Vosloo (già Mummia per Sommers) è Zartan, Byung-hun Lee è Storm Shadow, ninja rivale di Snake Eyes. E naturalmente anche una dark lady come la Baronessa, interpretata da un’inedita Sienna Miller, sexy e spietata. “Ho indossato un completo strettissimo in pelle – ha detto la Miller – e anche tette molto più grandi. Mi hanno dato queste due protesi che sembravano essere quasi un petto di pollo! Il regista mi ha detto: 'Devo essere onesto, mi piacciono le ragazze con i seni grossi'. Io non ce li ho, quindi li abbiamo fatti più grandi”. Nonostante le dichiarazioni dell’attrice, Sommers ha smentito, dicendo: “nessuno le ha dato protesi per i seni o roba del genere. E’ al 100% Sienna Miller”.
“G.I. Joe – La nascita dei Cobra” è ispirato direttamente ai primi film di James Bond: “Adoro quei film – ha detto il produttore – e vedo i Joes proprio come tanti James Bond alle prese con cattivissimi geni del male”. “Il film è ispirato al ricordo di quelle pellicole che ho visto quando ero più piccolo – ha continuato il regista - In G.I. Joe c’è una sequenza sott’acqua, una battaglia sotto la superficie polare che è dieci volte più spettacolare di quella vista in Thunderball“.
La pellicola sarà distribuita in Italia dalla Universal Pictures a partire dall’11 settembre.
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