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RADIO AL PRIX ITALIA: I PROGRAMMI IN CONCORSO

Tra i 197 programmi presentati quest'anno al Prix Italia, la TV fa la parte del leone ma anche la radio con 71 programmi in concorso, dimostra un ottimo stato di salute.

Prix Italia 2001

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Tra i 197 programmi presentati quest\'anno al Prix Italia, la TV fa la parte del leone ma anche la radio con 71 programmi in concorso, dimostra un ottimo stato di salute. E non si tratta di una pura coincidenza, ma di un trend che sta pendendo sempre più piede. A testimoniarlo è anche una ricerca inglese che, di recente, ha stabilito che la radio ha più successo della TV. In Inghilterra, infatti, secondo i dati raccolti dalla Radio Joint Audience Research negli ultimi due anni la radio è ascoltata per 3 ore e 48 minuti al giorno, mentre la TV viene vista in media per 3 ore e 46 minuti, senza contare che la BBC Radio 2 (la più seguita dagli inglesi) ha sfiorato il record di 12 milioni di ascoltatori. Vediamo, allora, i programmi radiofonici delle emittenti pubbliche e private di tutto il mondo in concorso al Prix 2001 Tra le linee espressive più ricorrenti emerge una serie di programmi accomunati da diari, lettere, videotape, dischi di vinile e altri frammenti materiali che riaccendono esistenze dimenticate. In \"Alla ricerca del signor Van der Linden\" (NOS Olanda), ad esempio, Rik Zal parte alla ricerca di Herman Van der Linden, un olandese emigrato negli Stati Uniti nel 1950. Sul filo della memoria anche \"La mia montagna\" (PR Polonia), il diario di un alpinista che descrive i sogni, i rischi e la felicità a 8000 metri di altezza. Interessante anche Album sonoro dei ricordi\" (MBC Corea) in cui Kim-Kwang-Sok, persa la vista, lascia al figlio i suoi ricordi registrati su audiocassetta. Ma la radio non è solo ricordi, è anche il mezzo per dare voce a mali umani, materiali e spirituali. In \"Ana sta crescendo\" (CBC/SRC Canada) si racconta la storia di Ana, una tredicenne disabile nata prematura con problemi di dipendenza dagli altri, paure e un\'incredibile brama di vivere. La vicenda di Leo Fretz, che ricorda perfettamente sogni e situazioni reali vissuti durante un coma profondo di 5 giorni, è al centro di \"Contro ogni probabilità\" (NOS Olanda), mentre \"Pochi sono tutti sani\" (SBC/RTS Jugoslavia) fa rivivere il reparto donne dell\'Ospedale Banica a Belgrado, tra la paura delle operazioni e i rapporti con il personale ospedaliero. Dall\'Inghilterra arriva invece \"Segni di vita\" (BBC Regno Unito), un viaggio nell\'anoressia spiegata e poi descritta da chi l\'ha vissuta sulla propria pelle. Protagonisti di \"Mio figlio nazista - Scene di una famiglia in Bassa Baviera\" (ARD Germania) sono invece una madre antifascista ed il figlio neonazista, legati ma non ancora riconciliati. Sono molti anche i programmi in cui ricordi vivi e rabbiosi scavano nel passato politico vicino, spesso saldato alla storia più recente. E\' il caso, ad esempio, di \"Euscadi, il richiamo della libertà contro il terrore\" (RNE Spagna), un viaggio attraverso i Paesi Baschi durante le elezioni regionali del maggio 2001 sotto l\'incubo degli attentati dell\'ETA, così come \"I sassi sono stati lanciati\" (CR Repubblica Ceca) che spiega i motivi degli attivisti che hanno manifestato contro l\'assemblea del Fondo Monetario Internazionale nel settembre 2000. In \"Eravamo lì per divertirci\" (DR Danimarca) prova a far capire perchè ci sono state sette vittime al concerto dei Pearl Jam tenuto nel luglio 2000 davanti a cinquantamila persone, mentre \"Il siluramento del Rainbow Warrior\" (ABC Australia) racconta l\'attentato alla nave di Greenpeace, nella baia di Aukland, messo a segno dai servizi segreti francesi poco prima della ripresa degli esperimenti nucleari a Muroroa. Si parla di Africa, invece, in \"Leopoldville 1958\" (RTBF Belgio) e \"Proprietà\" (NOS Olanda) dove si parla rispettivamente della storia misconosciuta della conquista dell\'indipendenza del Congo avvenuta nel 1960, e dell\'ex primo ministro della Rodesia, Ian Smith, tornato a rovistare tra le rovine della sua casa nello Zimbabwe. Meritano una segnalazione anche i programmi musicali, in particolare sulla cosiddetta musica concreta ed ambientale: si va dalla \"Sinfonia del Millennio\" (SRC Canada) in cui a Montreal 2000 campane accompagnate da un coro di voci bianche risuonano al vento, alla curiosa \"Polifonia per una donna assente\" (SRF Francia) dove il cigolio di enormi gru è unito al frastuono di camion e treni. Sotto il segno della cultura, infine, \"Basta bisbigliare, gridate!\" (YLE Finlandia), un ritratto della grande autrice teatrale inglese Sarah Kane, suiciditasi a soli 27 anni in un ospedale di Londra: i suoi testi sulle catastrofi e la forza dell\'amore sono diventati oggi degli autentici cult.  
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