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Quiz man

Ogni sera dal lunedì al venerdì entra nelle case degli italiani insieme alla sua giacca con i punti di domanda fluorescenti e a Donna Fortuna. Stiamo parlando di Amadeus che insieme a Carlo Conti, Simona Ventura e Giorgio Panariello dà vita al valido poker dell'intrattenimento di mamma RAI.

quiz show

14.03.2003 - Autore: Valerio Musillo
Ogni sera dal lunedì al venerdì entra nelle case degli italiani insieme alla sua giacca con i punti di domanda fluorescenti e a Donna Fortuna. Ovviamente stiamo parlando di Amadeus che insieme a Carlo Conti, Simona Ventura e Giorgio Panariello dà vita al valido poker dellintrattenimento di mamma RAI. La carriera televisiva di Amadeus, che è stato anche DJ e speaker radiofonico, è iniziata nel 1989 con una serie di partecipazioni al programma cult degli anni ottanta DJ Television. Nel contenitore giovanile di Italia 1 Amadeus incontra Gerry Scotti di cui diventa amico prima e successivamente bonario avversario per questioni di share. Tra lesordio e la conduzione di Quiz Show Amedeo Sebastiani, vero nome di Amadeus, ha prestato il suo viso a molti programmi tra cui lallora sottovalutato Festa di classe su Raidue e una edizione di Domenica In con accanto Romina Mondello. Sicuramente Amadeus può essere considerato un ottimo testimone dei cambiamenti subiti dalla TV negli ultimi dieci anni, e proprio di questo abbiamo parlato con lui mentre era impegnato nella registrazione di alcune telepromozioni.   Sono molti anni che lavori in TV, cosè che trovi differente e cosè che ti manca del periodo in cui hai iniziato?   A.: Credo che bisogna fare una distinzione tra cosa è cambiato per me personalmente e cosa è cambiato nel modo di fare televisione. Per me sono cambiati responsabilità e ruolo. Vedi quando ho iniziato a \"DJ Television\" non ero io il protagonista. E un po come nel calcio, quando inizi e vai bene sei considerato un giovane di belle speranze e ti è concesso tutto. Se sbagli la gente è disposta ad aspettarti. Ma quando diventi un calciatore noto ed affermato gli occhi di tutti sono puntati su di te e tu devi sempre essere allaltezza. Per fortuna questa maggiore responsabilità mi permette di poter scegliere cosa fare e come farlo e sicuramente mi dà molta soddisfazione.   E nel modo di fare TV cosa cè di diverso ora rispetto a prima?   A.: Anni fa Sandra Mondaini che era ospite in un mio programma mi disse che ai suoi tempi un programma per essere pronto per la messa in onda veniva provato almeno 6 giorni. Io prima di andare in onda con Quiz Show al massimo provo 3 ore. Ad essere cambiati sono i tempi, oggi cè più fretta. E la fretta è anche del pubblico che ormai vorrebbe subito il programma perfetto, e quindi i tempi per correggere la rotta del programma che hai appena iniziato sono molto più serrati. In realtà devo dire che a me questo non dispiace, essere messo sotto pressione mi dà ancora più entusiasmo.   Prima citavi la Mondaini che sicuramente é uno dei simboli nobili del varietà televisivo di una volta. Come mai secondo te il varietà ha lasciato spazio ad altri generi di intrattenimento tra cui soprattutto i quiz?   A.: Il varietà ultimamente è diventato troppo frenetico. Come ti dicevo prima cè molta frenesia, a volte troppa. La gente corre tutto il giorno e quando accende la TV ha voglia di rilassarsi. I quiz permettono di assistere a qualcosa di più delicato. Ci sono domande e risposte cè la giusta dose di suspence e la gente da casa partecipa. E semplice e funziona.   A proposito di varietà e quiz cè qualcosa che non ti hanno ancora proposto e che vorresti fare?   A.: Io cerco sempre di guardarmi in giro, di vedere se ci sono nuove idee. Molti parlano male dei format. Io invece credo che siano assai stimolanti. Ti danno la possibilità di vedere comè la TV nel resto del mondo e al tempo stesso di riadattare il format alle esigenze televisive italiane. Prendi il Grande Fratello sicuramente è stato levento televisivo dello scorso anno e non solo in Italia ed era un format. Ecco se lavessero proposto a me invece che a Daria Bignardi, che comunque è bravissima, avrei accettato molto volentieri.   Comunque anche tu non hai di che lamentarti: \"Quiz Show\" sta andando molto bene.   A.: Assolutamente sì. Sia per quanto riguarda laudience che per il rapporto con il pubblico. Facendo un preserale quotidiano sei una presenza costante nelle case dei telespettatori ed è una cosa molto piacevole. Comunque molto probabilmente a partire da Gennaio \"Quiz Show\" sarà promosso alla prima serata del giovedì e io non posso che esserne felice.   Tu parlavi prima dei diversi modi di fare televisione, credi che quanto è successo negli Stati Uniti lo scorso 11 settembre cambierà la TV?   A.: Credo che a partire da quel giorno tutti, nessuno escluso, si siano accorti di quanto può essere terribile la realtà. Sicuramente la vita deve continuare ma credo che ora più che mai anche in TV servano emozioni e cose vere. E quindi credo che la TV urlata fatta di lacrime finte debba essere messa da parte per dare più spazio alle persone vere.   Cosa pensi delle cosiddette nuove tecnologie ad esempio TV satellitare e Internet?   A.: Per quanto riguarda la televisione satellitare non posso che dirne bene, è un mio strumento di lavoro. Riguardo ad Internet il discorso è leggermente diverso, credo che sia molto utile ma il mio è un atteggiamento con il freno a mano. Ci sono alcune cose di Internet che mi sono veramente utili ma non credo che la rete sia la soluzione a tutti i problemi.    
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