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QUALI MILLIMETRAGGI STRANIERI VEDERE ON LINE
QUALI MILLIMETRAGGI STRANIERI VEDERE ON LINE

05.01.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
Date la natura e le caratteristiche generali dei millimetraggi, vorremmo qui consigliare alcuni lavori che, per particolare realizzazione ed originalità delle tematiche, andrebbero visionati da quanti siano interessati a questo argomento. Diciamo da subito che non esiste un criterio unilaterale di scelta; molto, infatti, dipende dal proprio gusto personale. Le distinzioni di genere rimangono perlopiù attendibili, anche se la limitata durata dei lavori tende a ridurre la possibilità di una loro facile categorizzazione entro rigidi schemi prefissati. Probabilmente, la logica selettiva auspicabile resta pur sempre quella informata al grado di curiosità suscitata dallopera: in questo senso particolarmente interessante è lindicatore dei flussi di utenza (lammontare complessivo di download ricevuti nel mese). Al di là di tutto, comunque, il suggerimento unanime che viene dato a chi ha voglia di familiarizzare col mondo dei millimetraggi è quello di navigare sul sito www.405themovie.com e scaricare lomonimo video gratuito a disposizione degli utenti. Costato circa 400 dollari, poco più di tre mesi di lavorazione, oltre 3 milioni di visitatori, solo 2 minuti e 58 secondi di riprese. Sono questi gli straordinari numeri della piccola creatura cinematografica ideata e partorita da Bruce Branit e Jeremy Hunt. Lintreccio narrativo è dei più semplici: un ragazzo sta tranquillamente guidando la sua Jeep Grand Cherokee sullautostrada 405 di L.A, quando ad un tratto si accorge dallo specchietto retrovisore che sopra di lui un aereo di linea è impegnato in un atterraggio demergenza. In preda al panico cerca di premere al massimo il pedale dellacceleratore ma i suoi sforzi vengono vanificati nel momento in cui il muso del potente jet si accomoda sul tettino della sua autovettura. Il contachilometri balza alle stelle, la velocità della macchina cresce esponenzialmente, mentre sulla stessa corsia, in direzione opposta, sopraggiunge una vecchia macchina con a bordo una donna anziana. Limpatto è imminente, il finale a sorpresa è devastante. Una miscela esplosiva alla quale si può aggiungere lazzeramento dei costi di realizzazione ed una campagna pubblicitaria allaltezza della situazione. Una gloriosa affermazione commerciale del lavoro che non deve far dimenticare un contenuto brillante e sempre sul filo della suspense. Azione, avventura ed un pronunciato umorismo rendono infatti 405 un millimetraggio unico nel suo genere.
Sempre volgendo lo sguardo alla produzione estera di web short films, occorre sottolineare come in più di unoccasione la forma millimetrica venga utilizzata per promuovere progetti di grafica animata. A testimoniarlo sono almeno tre opere scaricabili in rete (allindirizzo www.ifilm.com) : Summoner Geeks, Eroica e Ray Tracey in Full Tilt. Avendo come protagonisti quattro curiosi personaggi di Summoner Geeks, un gioco fantasy tuttora in fase di ideazione alla Volition Inc., il lavoro di Dan Harmon (sceneggiatore) e Tim Borrelli (regista e tecnico delle animazioni) si propone al pubblico come un vero e proprio omaggio al classico \"Dungeons & Dragons\" della TSR. Il plot del millimetraggio è infatti incentrato sulla simulazione di una canonica partita al noto gdr (esplicitare), con tanto di Dungeon Master e accaniti concorrenti. Lutilizzo del gergo ludico (vuoi lanciare una palla di fuoco?, tira un d8 per la prova salvezza, etc.) e le atmosfere surreali che contrassegnano lambientazione (uno dei giocatori ha le sembianze di una creatura mostruosa ed intelligente) fanno pensare ad unintenzionale meta riflessione sul significato dellimmaginazione umana. Per il resto si tratta chiaramente di un esercizio di stile che merita comunque di essere analizzato. Ben diverso il discorso riguardante Eroica del regista californiano Roberto Ziche. Qui lanimazione abbandona le vesti della finzionalità artificiale per avvicinarsi incredibilmente alla più realistica verosimiglianza cinematografica. La narrazione segue da vicino le gesta di un oscuro cavaliere che, dopo aver vinto un feroce duello, monta sul suo destriero per far ritorno al castello. Ma le apparenze a volte ingannano e spesso rivelano esattamente lopposto di ciò che è vero. Nostalgico, melodico, affascinante. Riflette una concezione del cinema che procede per contrasti: la dicotomica natura umana trova riscontro in una serie prolungata di antitesi cromatiche, iconografiche ed emotive. Campi lunghi e lunghissimi intervallati da primissimi piani ed inquadrature in dettaglio per una tecnica filmica elegante e raffinata, opportunamente cadenzata da toni ritmici e melodie di medioevale rivisitazione. Ray Tracey in Full Tilt di Aristomenis Tsirbas, invece, si pone in una zona liminale, al confine tra animazione e videogioco. Avvalendosi degli effetti digitali di Danny Braet e della Station Entertainment, il millimetraggio della durata di 120 secondi affronta il tema della fuga in chiave fantascientifica: una ragazza sale affannosamente sul suo aero-scooter e cerca di seminare un androide impegnato a rincorrerla. La sequenza girata interamente in computer grafica sembra essere un mix accurato tra gli inseguimenti stellari di Star Wars e le corse ipertecnologiche di WipeOut. Una cura maniacale dei particolari scenografici per un lavoro che stupisce soprattutto a livello visivo.