NOTIZIE

Prime recensioni de L'ascesa di Skywalker: il peggiore Star Wars di sempre?

Il film di J.J. Abrams è stato accolto da recensioni in buona parte negative. È davvero un film che manipola la nostalgia o è un degno finale della saga?

Star Wars: L'ascesa di Skywalker

20.12.2019 - Autore: Marco Triolo
Se siete tra quelli che credono nella validità di Rotten Tomatoes, eccovi un dato: Star Wars: L'ascesa di Skywalker ha registrato il peggior punteggio della saga dopo Episodio I – La minaccia fantasma. Il vituperato primo capitolo della saga ha un punteggio del 53%, mentre il nuovo film, che conclude la Skywalker Saga, ha il 57%. È comunque “rotten”, ovvero “marcio”, il termine con cui il sito definisce quei film che hanno meno del 60% di recensioni positive.
 
Facciamo un passo indietro, per capire questo dato. Il risveglio della Forza, rilancio della saga diretto dallo stesso regista de L'ascesa di Skywalker, J.J. Abrams, ha un 93%. Gli ultimi Jedi ha il 91%. Quest'ultimo, come sappiamo, è stato amato dalla critica ma odiato dai fan. E per le stesse ragioni, ovvero le libertà che si prendeva rispetto al classico canone di Star Wars.

 
Stacco a due anni dopo, e la situazione si è invertita: Disney e Lucasfilm sembrano aver confezionato un film espressamente per far dimenticare ai fan le “sviste” del precedente, un finale canonico che tocca le corde della nostalgia, si prende pochi rischi ed è progettato chirurgicamente per appagare i fan. O almeno è quello che sostengono le prime recensioni internazionali del film.
 
“Sospetto che diversi fan inferociti da Gli ultimi Jedi e il suo rifiuto di attenersi alle loro aspettative saranno lieti di ritrovare Abrams alla regia”, scrive Justin Chang del Los Angeles Times. “L'ascesa di Skywalker si offre come correttivo de Gli ultimi Jedi, un ritorno alle basi, un compendio di quasi due ore e mezza di tutto ciò che vi ha fatto innamorare di Star Wars”.

 
È un bene o un male? Risponde Adi Robertson di The Verge: “Spettacolo e battaglie spaziali sono sufficienti a tenere alto il divertimento. Minuto per minuto, L'ascesa di Skywalker è un film piacevole. Nei suoi momenti più alti cattura lo spirito di Star Wars al suo meglio. Ma Abrams non ha abbassato la magniloquenza abbastanza da mantenere la storia con i piedi per terra. E, con la trilogia giunta alla conclusione, è strano che rimangano tante nuove domande quante risoluzioni”.
 
“L'ascesa di Skywalker affronta il compito impossibile di accontentare tutti”, scrive Molly Freeman di Screen Rant. “Ma il risultato non ha tanto l'aspetto di un film coerente quanto di una metodica realizzazione di desideri tenuti insieme da un plot inutilmente complesso”. Matt Goldberg di Collider affonda ancora di più: “Sembra uno Star Wars con il pilota automatico, e il totale rifiuto di prendersi rischi elimina ogni sorpresa o emozione. Le uniche scintille di vita arrivano quando il film inciampa nell'ennesima rivelazione idiota”.

 
Richard Lawson di Vanity Fair definisce il film “una corsa disperata per riconquistare l'affetto dei fan, per ricreare il senso di meraviglia probabilmente impossibile da ricreare della serie originale”. E anche se Abrams “Azzecca la ricetta vecchia di 42 anni diligentemente”, scrive Glen Weldon di NPR, “sbaglia il condimento”.
 
È tutto da buttare, dunque? Non secondo Owen Gleiberman di Variety: “Per me, L'ascesa di Skywalker è il più elegante, emotivamente completo e gratificante Star Wars sin dai giorni di gloria di Guerre stellari e L'impero colpisce ancora”. Anche Peter Bradshaw di The Guardian lo salva: “Per quanto assurdo, L'ascesa di Skywalker è pieno di energia, di una sicurezza euforica. Ed è davvero divertente: pieno della chiassosa esuberanza degli ormai dimenticati serial del sabato mattina che hanno avuto grande influenza su George Lucas”.
 
Ancora una volta, lo odieremo o ameremo per le stesse ragioni.