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Prima serata: un Festival di qualità

Tra un Fiorello esplosivo e canzoni di qualità parte la tanto sospirata gara canora.

Sanremo 2002

06.03.2002 - Autore: Francesca Camerino
Pippo aveva ragione. Questo Festival è di qualità. Sicuramente lo sono le canzoni rispetto a quelle dell\'anno passato. E alcune novità, come la mancanza della scala e dei fiori sul palco.   Ad aprire le danze è stato il mitico Fiorello che si fa in tre per l\'audience. Sempre molto naturale scopre immediatamente la tensione di Pippo. Senza schemi e per nulla preparato lo showman siciliano improvvisa(\"belli che siete...gli stessi dell\'anno scorso\", diverte, shocca( facendo una cosa che avrebbe dovuto fare Benigni) facendo arrossire lo stesso Pippo che non se lo aspettava. Fiorello racconta di aver chiesto al conduttore: \"Pippo fammi iniziare il festival!\" e lui, \'spippizzatosi\' per l\'occasione, glie lo ha concesso. E come dargli torto? Fiorello taglia la tensione e sempre con educazione, sfotte Baudo( l\'unico che quando facevano l\'appello a scuola rispondeva \"Presento\")oscurando per una volta la sua mania di protagonismo.   I primi ad esibirsi sono i giovani Gazosa che ritornano dopo la vittoria dello scorso anno nella categoria giovani con un brano semplice adatto ai più giovani, anche se questa volta ci risparmiano il ritornello tormentone del \'pezzo\'che li ha portati al successo. Purtroppo è solo una canzoncina come è una canzoncina, e per giunta cantata male, quella delle Lollipop( figlie della televisione ma non certo della musica). A consolarci, dopo l\'ascolto del brano di Michele Zarrillo, si esibisce Filippa Giordano che con la sua \"Amarti sì\" convince. La sua esecuzione, magistralmente orchestrata, incanta.   Trionfano le canzoni d\'autore come quella di Gino Paoli, aria intelligente, canzone impegnata ma non troppo: facile da ricordare per quel suo refrain piuttosto orecchiabile:\" non ci sarà un\'altra vita, non ci sarà un\'altro amore...\".. O quella di Enrico Ruggeri, grande conoscitore della musica capace di mettere un po\' di se stesso in ogni interpretazione dei diversi generi musicali. \"Primavera Sarajevo\" è un brano dichiaratamente \'balcanico\'. Certo che Ruggeri, la musica made in Sarajevo, l\'ha veramente studiata! O ancora \"Salirò\" di Daniele Sivestri che stupisce. E\' un vero e proprio omaggio alla disco music anni \'80, alla Gloria Gaynor. Sembra che il brano sia stato ispirato da un evento gioioso vissuto recentemente..   Tra i protagonisti della vecchia guardia c\'è da segnalare \"Marì\" di Nino D\'Angelo, divertente e coinvolgente tra l\'afro e il napoletano. Peccato per Mino Reitano che tenta una strada nuova con un testo di Pasquale Panella che fu paroliere di Battisti. Ci prova ma non riesce ad entusiasmare. Piuttosto riuscita, invece, è la coppia Leali-Corna. Fausto ci riprova, dopo l\'esperienza con Anna Oxa, con un alta affascinante gentildonna. Ma chi l\'avrebbe detto che la prorompente Luisa avesse una tale voce? Ma chi glie l\'ha fatto fare a spogliarsi così presto in tv... Forse avrebbe avuto un futuro nel mondo della musica. Ora, forse, tutto è compromesso.   E cosa dire del blues di Alexia? Un vero e proprio portento.
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