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Presentazione del listino Medusa 2009/2010

In occasione della presentazione alla stampa del listino 2009/2010, abbiamo intervistato l'amministratore delegato di Medusa Giampaolo Letta, che ci ha illustrato i "pezzi pregiati" che verranno distribuiti nei prossimi mesi.

Bruno Sacha Baron Cohen 2

01.07.2009 - Autore: Adriano Ercolani
Il requisito fondamentale è l’eterogeneità. Abbiamo una selezione di pellicole che possono soddisfare ogni genere di pubblico. La politica di Medusa è sempre stata quella di regalare allo spettatore un tipo di cinema variegato ma sempre e comunque di qualità”.
Queste le parole con cui l’amministratore delegato di Medusa Giampaolo Letta ha presentato il listino 2009/2010. A giudicare dal numero e dall’importanza dei titoli presenti, difficile dargli torto.
Basta citare nomi come Martin Scorsese (Shutter Island, quarta collaborazione consecutiva con Leonardo DiCaprio), Woody Allen (sia Whatever Works che il nuovo progetto londinese con Antohny Hopkins e Antonio Banderas), Joel e Ethan Coen (A Serious Man), Paul Greengrass (il thriller civile The Green Zone con Matt Damon e Jason Isaacs), Giuseppe Tornatore, per confermare come Medusa sarà ancora una volta protagonista della prossima stagione cinematografica in Italia.

E proprio Baarìa di Tornatore, pellicola che aprirà ufficialmente la prossima Mostra del Cinema di Venezia, rappresenta il fiore all’occhiello per quanto riguarda la cinematografia italiana distribuita da Medusa. “Indubbiamente Baarìa è uno dei titoli più importanti del nostro gruppo di film. Sia per l’impegno produttivo che per l’importanza artistica di questo lungometraggio – si parla di riprese protrattesi oltre il piano di lavorazione originario e di un budget lievitato ben oltre i 20 milioni di euro – il film di Tornatore è una delle pellicole che siamo maggiormente fieri di distribuire. Come al solito Medusa adotta la politica di appoggiare il più possibile la produzione di cinema italiano, sia essa di grandi proporzioni come Baarìa che per quanto riguarda opere più piccole: noi da anni a questa parte abbiamo scelto di favorire anche esordi oppure opere seconde di giovani che riteniamo talentuosi, e questo discorso di appoggio continua quest’anno e sono sicuro anche in quelli a venire”. Tra i film d’esordio più interessanti vale a nostro avviso la pena citare La doppia ora di Giuseppe Capotondi, protagonisti Ksenia Rappoport e Filippo Timi.

C’è anche un filo conduttore che lega alcuni lungometraggi italiani che Medusa distribuirà nei prossimi mesi, a partire proprio da Baarìa e passando anche per Viola di mare di Donatella Maiorca ma soprattutto Il grande sogno di Michele Placido: la volontà di raccontare la storia recente e non del nostro Paese, mostrando spesso anche le contraddizioni interne ad un momento difficile da decifrare come è stato il ’68 nel lavoro di Placido. “Credo che rappresentare la nostra storia in tutte le sue sfaccettature, magari anche quelle meno edificanti, sia un dovere del nostro cinema, dovere che oserei dire civile. Noi di Medusa non possiamo che essere fieri di distribuire questo tipo di produzioni”.

Ma quale sarà secondo Gianpaolo Letta il maggiore incasso Medusa della prossima stagione?
E’ una domanda a cui non risponderò mai! – scherza l’amministratore delegato – Quello che posso dire è che abbiamo un nutrito numero di film che possono garantirci il consenso del grande pubblico, e questo non può che farci piacere. Ma, ripeto, la qualità artistica delle nostre pellicole è un requisito che per noi è di primaria importanza, e credo che il pacchetto di quest’anno confermi totalmente la nostra dedizione al cinema di qualità”.

Tra i titoli che probabilmente riempiranno le casse di Medusa con notevoli risultati al botteghino ci sono i due film diretti da Federico Moccia: Amore 14, tratto dal suo romanzo omonimo, e Scusa ma ti voglio sposare, seguito del fortunato Scusa ma ti chiamo amore interpretato anch’esso dalla coppia Raoul Bova/Michela Quattrociocche; tra i blockbuster “interni” a Natale poi uscirà Io e Marilyn di Leonardo Pieraccioni. Ed in più i nuovi lungometraggi di Paolo Virzì, Pupi Avati, Carlo Vanzina e soprattutto Gabrile Muccino, che in questi giorni ha iniziato a girare Baciami ancora, seguito de L’ultimo bacio. 

Se dovessimo scegliere un paio di titoli che Medusa ci proporrà nel prossimo futuro e che solletica la nostra curiosità cinefila, allora non avremmo davvero problemi ad identificarli in due commedie: A Serious Man, nuovo lavoro di Joen ed Ethan Coen che segna il loro ritorno ad un tipo di produzione più indipendente e slegata da grandi nomi dello Star System; Brno di Dan Mazel, nuova irriverente pellicola in cui Sacha Baron Coen si esibirà nelle vesti succinte e scandalose di un altro suo personaggio, l’effervescente modello gay che da il titolo al film.