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Popeye: tra fumetti e cartoons
Popeye è uno dei personaggi più longevi nel mondo dell'intrattenimento. Creato da Elsie Crizler Segar nel 1929 Braccio di Ferro è diventato una striscia a fumetti nel 1931 e in seguito eroe dei cartoni.

19.05.2009 - Autore: Alessandro Bottero
Braccio di Ferro (Popeye) è uno dei personaggi più longevi nel mondo dellintrattenimento. Fu creato da Elsie Crizler Segar nel 1929, allinterno della striscia Thimble Theatre. Il grande successo ottenuto dal personaggio portò Segar a dedicargli il titolo della striscia che nel 1931 prese appunto il nome di Popeye. Braccio di Ferro è stato da subito un personaggio molto amato dal pubblico più giovane, che ha decretato il successo di questo uomo burbero dal cuore tenero, fortissimo e ingenuo, portato a vedere il bene in tutti e capace di compiere imprese titaniche per risolvere i problemi di sconosciuti che incontrava per strada.
Lindustria dellintrattenimento popolare si accorse subito delle potenzialità di \"Popeye\" e decise di puntare su di lui anche nel campo dei cartoni animati. Popeye fu protagonista di molti cortometraggi in bianco e nero, realizzati dallo studio di Max Fleisher, cartoni che seppure molto grezzi hanno fatto storia. In seguito Popeye è stato protagonista di altre serie TV o di episodi singoli, che ne hanno annacquato sempre più le caratteristiche.
C\'è una profonda differenza tra i fumetti di Popeye e i cartoni animati dedicati all\'eroe degli spinaci. Le storie a fumetti rispondevano ai canoni classici del fumetto avventuroso a strisce quotidiane dellepoca. Esattamente come il Topolino di Gottfredson e il fumetto realistico Flash, le avventure si dipanavano per mesi interi. Gli intrecci procedevano per una serie successiva di colpi di scena che trasportavano Braccio di Ferro e il folto cast di comprimari in giro per il mondo. Storie come \"La guerra contro i Demoni sotterranei\", \"La ricerca della strega del mare\", \"Il ritrovamento del padre di Braccio di Ferro\", \"La scoperta del Gip\" si fondono luna nellaltra in una sequenza difficilmente interrompibile. Accanto a questo le tavole domenicali spesso incentrate su Poldo Sbaffini e i suoi tentativi di scroccare un pranzo gratis al protagonista fornivano intermezzi puramente comici sempre godibili.
Nelle avventure Braccio di Ferro si propone come un incrollabile ottimista, convinto che in ciascuno si nasconda un briciolo di bontà e che si debba sempre aiutare il prossimo, anche a rischio di cadere in miseria. Il Braccio di Ferro dei fumetti è lincarnazione perfetta delluomo buono, forse non sempre capace di spiegare perché, ma assolutamente sicuro del fatto che ci si debba comportare bene costi quel che costi.
Non che nei cartoni animati questo non sia presente, ma è impossibile rendere in un cortometraggio le centinaia di pagine di cui si compone unavventura media del Braccio di Ferro delle tavole. Il cartone punta su avventure autoconclusive che pur restando piacevoli si cristallizzano in uno schema abbastanza immutabile:
1) ambientazione; 2) scontro col cattivo in cui Braccio di Ferro ha la peggio; 3) ricorso agli spinaci; 4) vittoria finale dell\'eroe. Non ha importanza se questo schema accade in unisola misteriosa o nel quartiere vicino al nostro.