Più camaleonte che pipistrello

Molti di voi se lo ricordano nei panni di Patrick Bateman, yuppie con l’hobby dell’omicidio: un uomo nudo e muscoloso che inseguiva le donne armato di motosega. Quel ruolo, soffiato via  a Leonardo Di Caprio, spianava la strada hollywoodiana al giovane Christian Bale.

Tuttavia, se facciamo un passo indietro, scopriremo che si tratta dello stesso ragazzino prodigio protagonista de L’impero del sole (1987),  l’unico tra 4000 bambini candidati al ruolo che col suo sguardo profondo riuscì a convincere il regista Steven Spielberg, che fece di lui una star.
All’epoca Bale aveva solo 13 anni e l’improvviso successo arrivato col film lo terrorizzò: “Ero pietrificato – ha raccontato l’attore – Quasi piangevo durante le interviste e scappavo via dalle conferenze stampa. Andavo in bagno e sparivo”.
A differenza dei tanti attori che raggiungono il successo da piccoli per poi scomparire nell’oblio, Bale non si è più fermato e la sua presenza sullo schermo è inevitabilmente aumentata: si tratta di uno dei veri talenti sulla piazza cinematografica.

Questo è Christian Bale, e la sua qualità più grande sta nella capacità di trasformarsi: ce lo ricordiamo soprattutto in tutta la sua magrezza ne L’uomo senza sonno, un ruolo per il quale ha dovuto perdere 35 chili, seguendo per mesi una dieta quotidiana composta da una scatoletta di tonno, una mela, acqua, chewing gum e sigarette.
Il film diretto da Brad Anderson si appoggia totalmente sulla sua straordinaria interpretazione di un uomo insonne tormentato dal passato, un ruolo che verrà sempre ricordato negli annuari cinematografici.

Poco tempo dopo, Bale è riuscito a scalare la lista del regista Christopher Nolan fino in cima, superando tanti concorrenti e vincendo il ruolo dell’uomo pipistrello in Batman Begins.
“Chiedetemi pure di dimagrire di nuovo come ho fatto per L’uomo senza sonno, ma non chiedetemi più di mettermi in forma come per questo film. Questa sì che è stata dura!”.
Queste sono state le prime dichiarazioni rilasciate dall’attore riguardo la preparazione fisica per diventare Batman, pellicola in cui sfoggia un’incredibile massa muscolare.
Il film di Nolan ha rilanciato la serie dell’uomo pipistrello dopo che Joel Schumacher e George Clooney (come lui stesso ha riconosciuto) l’avevano relegata in un vicolo cieco: Bale non è solo il Batman più giovane del cinema, ma anche il migliore dai tempi di Michael Keaton.

Fuori dallo schermo l’attore è una persona molto riservata che rifiuta di essere incasellato alla voce star: un uomo attivo in tante organizzazioni, da Greenpeace a diversi enti per la salvaguardia degli animali.
D’altra parte, però, non ha mai nascosto il suo lato davvero spiritoso: recentemente, alla conferenza stampa di 3.10 to Yuma, qualcuno ha chiesto a Russell Crowe se è vero che interpreterà il ruolo da cattivo nel prossimo Star Trek.  Crowe è rimasto in silenzio, improvvisamente Bale è scattato e lo ha indicato esclamando: “Klingon!!”.
I tabloid gli hanno subito creduto, ma la notizia è stata smentita dopo qualche giorno.

La versatilità di Bale non ha intenzione di rallentare. Negli ultimi anni è stato cacciatore di draghi con la passione per Star Wars, prestigiatore ossessionato dall’essere il numero uno e pilota dell’esercito americano per Werner Herzog;  più recentemente  è stato un giovane addestrato a diventare una macchina da guerra  nel notevole (ma sottovalutato) Harsh Times.

Attualmente è sugli schermi nel ruolo di Bob Dylan; lo ritroveremo presto come contadino improvvisatosi pistolero nella strada verso Yuma.
Bale è un vero camaleonte, le cui trasformazioni fisiche ricordano molto quelle del De Niro di un tempo.
La prossima estate sarà nuovamente uomo pipistrello in The Dark Knight, dove, come promette lo stesso titolo, esplorerà lati dell’eroe mai visti al cinema: il countdown per il film è già cominciato.