Recitare, ballare, cantare. Un attore che firma per un
musical ha da sempre l’onore di mettere sul piatto la garanzia di una tripla
performance. E la ripresa del genere broadwayano sul grande schermo
imperversante ad Hollywood ha difficilmente prodotto deludenti esiti.
Hairspray, colorato e smaliziato adattamento di Adam Shankman dell’opera
teatrale adattata dall’originale film di John Waters, ribadisce l’effettività
della statistica, forse la vetta massima finora raggiunta dal revival in atto.
Molteplici i fattori incidenti – regia e coreografie ineccepibili, ritmo
finalmente misurato, sceneggiatura puntualissima – ma è proprio il casting
perfetto e la rimarchevole prestazione dell’intera formazione attoriale a
marcarne un punto a favore ineccepibile. Si mischiano davanti alla macchina da
presa due generazioni e altrettante concezioni del musical, quella della
tradizione che vede in John Travolta (in ingombranti vesti femminili per
l’occasione) la sua icona dogmatica, e quella del filone teen-ager sdoganata da
High School Musical con l’idolatrato Zac Efron degno rappresentante.
Una
commistione che entra in risonanza con la colonna sonora di Marc Shaiman,
compositore del film ma già autore della versione teatrale, dove i fremiti del
rock e del suol che definirono la miglior stagione del filone sposano le
necessità del pop caratterizzante il nuovo format. Vecchia e nuova guardia
duettano sulle trascinanti melodie shaimaniane e sull’irriverenza pungente dei
testi (a cui ha collaborato anche Scott Wittman): Travolta insegue
l’incontenibile estro canoro della figlia Nikki Blonsky (“Welcome To The ‘60”),
vera sorpresa del film; lei al risveglio saluta Baltimora in pieno stile
Broadway (“Good Morning Baltimore”) e sente le campane alla vista di Efron (“I
Can Hear The Bells”), che ricambia con la ballata “Without Love”.
Trama alle
loro spalle una maligna Michelle Pfeiffer, anch’essa tutt’altro che intimorita
dalla prova canora. Chapeau alla quarantanovenne attrice californiana,
che chiude un quinquennio sabbatico tornando alle scene con un ruolo
nient’affatto agevole. L’ex ragazza di Grease 2 - altra rappresentante dunque
della vecchia scuola - con alle spalle le indimenticate interpretazioni jazz de
I favolosi Baker e un significativo contributo vocale anche ne Il principe
d’Egitto, dà vita ad un speziato confronto con Travolta nel reprise di “Big,
Blonde And Beautiful”, già intonata da Queen Latifah. Ma è con “(The Legend Of)
Miss Baltimore Crabs” che l’attrice assesta il miglior colpo, prodigandosi in
un vanitoso pastiche latino-americano d’impeto sinfonico che è anche il
miglior esempio di ‘singing & acting’ di un album (Decca Records) che non
ha tardato a farsi notare nelle classifiche d’oltreoceano.
Doppio registro artistico anche
per Jennifer Lopez, coprotagonista nell’atteso El Cantante di Leon Ichaso.
L’habitué dell’attuale scenario pop, nonostante la decisiva svolta
discografica, non si è mai cimentata finora nella duplice veste di cantante e
attrice davanti alla macchina da presa, almeno dagli esordi cinematografici di
Selena (ma in playback sulla vera voce della cantante texana che dà il titolo
al biopic), coerenza che invero va evidenziata anche in questa prova. Ma la
novità è tutta nell’album della colonna sonora, che vede per la prima volta
incluso un suo inedito, “Toma De Mí” (tra gli autori anche Nelly Furtado); una
contravvenzione ad un trend che in passato aveva addirittura costretto le
etichette di soundtrack tratti dai film della star ad apporre sui dischi
l’avvertenza riguardo l’assenza di suoi brani. Svetta invece sulla copertina de
El Cantante (Norte/Sony-Bmg) il nome del suo attuale compagno, Marc Anthony,
protagonista del film nei panni del leggendario interprete portoricano Hector
Lavoe. Anthony dà fiato a cavalli di battaglia di Lavoe come “Mi Gente”,
“Aguanile” e la title-track. Quaranta minuti in cui il mix di ballabilità e
sensualità del samba viene sviscerato in tutte le sue declinazioni.
Hairspray – Decca Records (475 9348)
El Cantante – Norte/Sony-Bmg (88697118242)
Planet Terror – Varèse Sarabande/Audioglobe (VSD-6807)


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30.10.2007 - Autore: Giuliano Tomassacci