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Pedro Almodovar abbandona il lato oscuro

Il regista torna ai toni dei suoi primi film con la commedia Gli amanti passeggeri

Gli amanti passeggeri - Pedro Almodovar

15.03.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma - Seduti davanti ai protagonisti de Gli amanti passeggeri, la prima domanda che viene in mente è: "Come è entrato Pedro Almodovar nelle vostre vite?" Vengono raccontate due versioni: l'uomo Miguel Angel Silvestre ricorda quando da ragazzino cercava di vedere i film di Almodovar approfittando dell'assenza dei suoi genitori "Loro mi impedivano di vedere i suoi film. Io ero spinto da una curiosità morbosa - racconta l'attore - Pedro ti apre una finestra su un mondo che vedi poco al cinema ma che è reale al cento per cento. E' così che da lontano sei incuriosito dai suoi personaggi iconici e chiaramente dalla carica erotica. Ti avvicini sedotto dal suo mondo, e poi ti rendi conto che è sincero e onesto. E soprattutto coraggioso".

L'esperienza dell'attrice Blanca Suarez è diametralmente opposta: "I miei adorano il cinema di Pedro e non mi hanno mai impedito di guardarlo, però ero troppo piccola all'epoca. Ricordo invece di essere rimasta fulminata quando al cinema ho visto Parla con lei". La ventiquattrenne attrice, tra le most wanted della Spagna è stata chiamata ben due volte da Almodovar, che dopo La pelle che abito (era la figlia di Banderas) la ha voluta anche ne Gli amanti passeggeri, commedia piccante quasi interamente ambientata all'interno di un aereo con un problema tecnico. I passeggeri della classe turistica vengono anestetizzati; in business class, invece, ci pensano gli steward a spegnere le paure prima con alcool e droghe, poi con il sesso. E con un pizzico di musica. Non di rock 'n' roll ma di pop degli anni Ottanta (il film s'intitola nei paesi anglofoni: 'I'm so Excited' che cita la canzone delle Pointer Sisters, utilizzata come numero musicale in una delle sequenze più spassose).

Almodovar dunque torna alle radici e parla di "omaggio ai miei film degli anni Ottanta e a quell'epoca di esplosione di libertà. Un'epoca che mi manca molto". Non una pietra miliare della sua filmografia, eppure una ventata d'aria fresca dopo una svolta noir con Gli abbracci spezzati e perfino quasi horror con La pelle che abito. E' lo stesso regista a raccontare: "Passeggio per Madrid e la gente mi ferma chiedendomi: 'Pedro quando tornerai a un'altra commedia? Ci hai fatto ridere tanto in passato'. Questa frase mi è rimasta dentro, ma il ritorno alla commedia non è stato automatico. Ho dovuto prima trovare una storia giusta".

Per il regista la metafora del film è chiara: "Un viaggio senza una destinazione, un atterraggio forzato che comporta sempre la situazione di grave pericolo. Però il film è una commedia. Nella realtà non sappiamo chi sarà il comandante che porterà a terra l'aereo. Non sappiamo nemmeno se atterreremo e in quali circostanze. Io mi sento così: vivo la situazione della Spagna con questa incertezza. Questo per il mio Paese è il momento peggiore sin dall'inizio della democrazia. Ecco perché sono tornato agli anni Ottanta, un'epoca felice della nostra storia in Spagna".

Gli amanti passeggeri, in uscita il 21 marzo, è distribuito dalla Warner Bros.

 

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