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Passepartout
Ogni domenica su Raitre alle 13,20 va in il nuovo - ed unico - programma dedicato al mondo dell'arte. A condurre il settimanale, di cui sono previste 20 puntate sino al prossimo marzo, sarà Philippe Daverio.

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Finalmente anche il bistrattato mondo dellarte inizia ad affacciarsi in Tv con maggiore regolarità e soprattutto in maniera originale. Eppure, benchè sacrificati in nome dellaudience, i programmi dedicati allarte non sempre sono destinati ad un pubblico di nicchia, visti i buoni risultati di due trasmissioni di Raitre degli anni passati, Artè e Artù. Ed è proprio Raitre a ritornare sullargomento, con un programma nuovo di zecca e affidato a Philippe Daverio. In effetti da domenica 28 ottobre parte alle 13.20 Passepartout, settimanale darte prodotto da Vittoria Cappelli e realizzato grazie ad un vero lavoro dequipe che oltre a Philippe Daverio ed il regista Mauro Raponi conta anche su una redazione di giovani specializzati in storia dellarte.
\"Abbiamo spesso insistito dichiara Cereda nel cercare di mantenere nella nostra rete una linea di laboratorio puntando sulla sperimentazione e su temi nuovi. E se Raitre è simile ad una libreria dove si cerca di collocare i libri giusti, sui nostri scaffali cè posto per un nuovo approccio al mondo dellarte. E come sottolinea giustamente la Cappelli, ancor prima di iniziare Passepartout vanta già un singolare primato che la dice lunga sullattenzione delle tv pubbliche e private alla programmazione culturale: il nuovo programma di Daverio è a tuttoggi lunico settimanale dedicato allarte della Tv, intesa come Rai, Mediaset e La Sette. Ma perché un titolo come Passepartout? Non solo per citare il personaggio letterario di Jules Verne ma soprattutto perché partendo appunto da un passepartout un oggetto, un dipinto, una scultura o un luogo particolare Daverio svilupperà ogni settimana un racconto a tema approfondito con interviste a parsonaggi del mondo della cultura e opinionisti impegnati ad esprimere punti di vista concreti. Chi pensa che larte sia sinonimo di noia, insomma, avrà da ricredersi: il linguaggio di Daverio non è quello dello storico darte che si rivolge agli addetti ai lavori, al contrario. Il suo è un linguaggio immediato e trasversale che non ha bisogno di traduzioni. In Passepartourt larte è un documento che getta luce sulle storia, la politica e leconomia di tutte le epoche: è una chiave di lettura per osservare, con uno sguardo innovativo (o meglio spregiudicato, come afferma il capostruttura di Raitre Pasquale DAlessandro) passato e presente. Ogni domenica, dunque, andrà in onda una puntata di 30 minuti sempre dal taglio monografico ma attenta anche a segnalare le mostre più interessanti in Italia e allestero. Argomento della prima puntata sarà la Napoli borbonica di cui saranno ribaltati alcuni luoghi comuni negativi che testimonieranno al contrario il grande amore per larte dei Borboni.
Loggetto scelto per la prima puntata è lErcole Farnese, scultura depoca romana e nota come lopera più importante delleredità lasciata da Elisabetta Farnese al figlio Carlo di Borbone. Nel suo viaggio tra le bellezze e i tesori della Napoli borbonica Philippe Daverio ospiterà alcuni alcuni interventi autorevoli tra cui quelli dello storico Giuseppe Galasso, del Soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Napoli Nicola Spinosa e delleditorialista Giorgio Bocca, una delle voci più pungenti del nord. Oltre alle straordinarie immagini dei palazzi e delle regge costruite dai Borbone come Capodimonte e Caserta, Daverio ci condurrà per mano anche attraverso opere simbolo di una intensa attività sociale come le seterie di San Leucio ed il Real Albergo dei Poveri. Nulla di didascalico, però, il registro scelto è ben diverso. Oggi il segno artistico è lunico che permette di aprire un dialogo da posizioni diverse sottolinea Daverio e larte può essere davvero il terreno sul quale tutti sono legittimati a parlare, capace di far dire qualcosa di intelligente a chi ha veramente qualcosa da dire. Tra gli argomenti delle prossime puntate in onda per venti settimane fino al prossimo marzo - il Rinascimento italiano, larte contemporanena in mostra alla Biennale di Venezia ed alcune piccole indicazioni critiche su alcuni elementi delle principali mostre in corso tra cui quelle su Balthus a Venezia, Picasso a Milano e Klimt a Roma.