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Oscar: La notte dei Fratelli Coen

Come previsto "Non è un Paese per vecchi" si aggiudica 4 statuette, trionfando all'80 edizione degli Academy Awards. Scoprite con noi i vincitori e i dietro le quinte dalla notte più importante di Hollywood.

Oscar Fratelli Coen

25.02.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Los Angeles – Il momento più importante della serata arriva quando Martin Scorsese in persona incorona  Joel ed Ethan Coen migliori registi dell’anno. Questa geniale coppia di fratelli aveva già trionfato tempo fa con la statuetta per la miglior sceneggiatura di “Fargo”, quest’anno però è arrivato il momento della loro definitiva consacrazione hollywoodiana.
“Non è un Paese per vecchi” non solo si aggiudica l’Oscar al miglior film e alla regia, ma anche quello per la miglior sceneggiatura non originale e, naturalmente, il premio al miglior attore non protagonista Javier Bardem, una spanna più bravo del suo rivale Casey Affleck de “L’assassinio di  Jesse James per mano del codardo Robert Ford”.

Come tutti gli anni al Kodak Theatre di Los Angeles tantissime sono le star, come sempre i paparazzi e tutti i professionisti gossippari si piazzano in prima fila sul chilometrico Red Carpet, pronti a catturare qualsiasi dettaglio: dal giovane James McAvoy e il suo look da affascinante diavolo con tanto di pizzetto rosso, a John Travolta e i suoi capelli bizzarri. Dall’ultrasessantenne Harrison Ford reduce dal quarto Indiana Jones e più in forma che mai, alla la piccola Saoirse Ronan, 13enne candidata per “Espiazione” che sfoggia un abito molto delicato di color verde acqua.
Daniel Day Lewis è il miglior attore della serata, ma anche la persona con i migliori orecchini indosso: un look da vero pirata! Viggo Mortensen che sullo schermo ci regala sempre personaggi estremi, sfoggia un look da perfetto gentleman con un’insolita barba e una rosa all’occhiello.
Jack Nicholson dimostra sempre di essere il più cool della serata, Jessica Alba esagera con un boa viola che le copre il petto e, nonostante i suoi  76 anni, Julie Christie è sempre l’immagine della bellezza e della perfezione.
Non mancano nemmeno le coppie: se Johnny Depp e Vanessa Paradis, dopo più di dieci anni di storia d’amore, sembrano ancora innamorati come il primo giorno, date un’occhiata a Nicole Kidman e al marito Keith Urban, felicissimi e illuminati dai tantissimi diamanti che lei porta al collo.

Conduttore della serata è  il bravissimo Jon Stewart, star televisiva americana il cui monologo d’apertura è frizzante, con punte genialità:
“L’oscar ha ormai 80 anni – dice Stewart-  il che fa di lui il candidato perfetto per il Partito Repubblicano[…] Di solito quando si parla di un presidente afroamericano o di una presidentessa donna…un asteroide sta per colpire la Statua della libertà”.

L’action spionistico “The Bourne Ultimatum” è il secondo grande vincitore della serata, aggiudicandosi ben tre Oscar per le categorie tecniche (Montaggio, Sonoro, Effetti speciali sonori). Il premio agli effetti visivi vede il “furto” della statuetta da parte de “La bussola d’oro” ai danni del megagalattico “Transformers”.
Ratatouille si  conferma il capolavoro dell’animazione dell’anno, trionfando sull’altrettanto splendido Persepolis.

L’ex spogliarellista Diablo Cody viene premiata come migliore sceneggiatrice per il piccolo grande Juno, confermandosi la vera sorpresa che Hollywood non sfornava da tempo.
L’austriaco The Counterfeiters di Stefan Ruzowitzky si aggiudica l’Oscar al miglior film straniero consegnata da Penelope Cruz.
Tilda Swinton, diabolico personaggio di “Michael Clayton”, soffia la statuetta per la migliore interprete non protagonista a Cate Blanchett e, poco dopo,  Marion Cotillard è premiata come migliore attrice protagonista per “La vie en rose”. Sul palco l’attrice francese dichiara emozionata: “è vero che in questa città ci sono angeli!”.

L’Italia porta a casa due statuette: quella a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per le magnifiche scenografie di Sweeney Todd e quella a Dario Marianelli per le musiche di “Espiazione”.
Il melodrammone interpretato da Keira Knightley e trionfatore ai Golden Globes è il vero sconfitto della serata, perché in chiusura il grande Denzel Washington apre la busta per il Miglior film, consacrando questa notte come quella dei Fratelli Coen, quella del trionfo del loro capolavoro e quella in cui Hollywood fa definitivamente pace con loro dopo averli ignorati per anni.