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Oscar in tutte le salse

La notte degli Oscar a Los Angeles è ciò che nel resto del mondo sarebbe un mix di vigilia di Natale e veglione di capodanno.

Oscar

25.03.2002 - Autore: Luisa Manenti
Los Angeles - La notte degli Oscar a Los Angeles è ciò che nel resto del mondo sarebbe un mix di vigilia di Natale e veglione di capodanno: party, ricevimenti ufficiali, cene di gala e pupazzetti Oscar che impazzano dappertutto, persino sulle torte dei supermercati e fra i giocattoli dei bambini. Qualcuno se li fa in casa con la pasta di pane, altri li ordinano in metallo più o meno pregiato, come premio-ricordo per gli ospiti della serata. Leccitazione comincia qualche giorno prima: tutte le majors promuovono i loro candidati coccolandoseli a suon di ricevimenti esclusivi. Anche lItalia non è da meno, e ieri sera, come fa da qualche anno, ha reso omaggio ai suoi nominees, tra cui spiccano due habitués ormai, Pietro Scalia per il montaggio e Milena Canonero per i costumi. Ma al momento magico dellaperture delle buste nessuno può trovarsi da solo davanti alla tv. Labitudine è quella di riunirsi in casa di amici, per una lunga cena che inizia il pomeriggio per assistere tutti assieme alla premiazione televisiva, ognuno con una scheda in mano, per segnare i pronostici e tentare di indovinare il risultato finale. Si accettano scommesse, e un premio ai vincitori è dovuto. L Oscar più vistoso (non un premio, ma una provocazione) è quello che campeggia su un cartellone a 15 metri di altezza, allangolo tra Highland e Melrose, la place Pigalle di Los Angeles. In realtà il nostro Oscar, un omone giallastro e grassoccio alto 3 metri, ha in questo caso laria un po imbarazzata mentre si copre pudicamente il pube con le mani: è stato piazzato lassù da un divertente gruppo di ragazze (di età e identità indefinita) che si mostrano in pubblico solo con maschere da gorilla, hanno nomi di battaglia e si fanno chiamare le Guerrilla Girls: di loro si sa che sono intellettuali che lavorano nel mondo della letteratura, teatro e cinema, e che il loro scopo è quello di denunciare il maschilismo di Hollywood, come tra l altro si legge sul cartello accanto al pupazzone: È bianco e maschio proprio come il tipo che lo vincerà. Lanno scorso al poverino era andata peggio perché la sua anatomia maschile era stata rivelata agli occhi del pubblico, senza il velo di nessuna mano pietosa, con lo scopo di smascherare che a nessuna donna regista era mai stato tributato un premio Oscar. Lomino in versione hard però non è scomparso, anzi le Guerrilla girls, hanno preparato migliaia di hard-Oscar adesivi con cui hanno intenzione di tappezzare i bagni del Kodak Theatre, sempre che riescano ad infiltrarsi superando le misure di sicurezza di una America in clima di post 11 settembre. Il portavoce dellAcademy John Pavlik scommette su di loro: è facile che tra gli ospiti ufficiali qualche illustre invitata faccia parte in segreto di questa banda di ragazze terribili. Ma noi apprezziamo la satira e la parodia, e non ci dispiacerà andare a guardarci un po intorno, soprattutto nei bagni delle signore.
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