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Omaggio a Spencer Tracy

Ha recitato in più di 70 film, è stato premiato 2 volte con l'Oscar e, a 40 anni dalla morte, è tuttora considerato uno dei migliori attori del suo tempo

Spencer Tracy

04.06.2007 - Autore: Nexta
Il 10 giugno 1967, due settimane dopo la fine delle riprese di Indovina chi viene a cena?, muore Spencer Tracy, stroncato da un infarto nella sua casa di Beverly Hills.
  Ricordato per interpretazioni magistrali in più di 70 film -dal 1930 agli anni sessanta- e per il suo lungo sodalizio, artistico e sentimentale, con l’attrice Katharine Hepburn, il suo indiscusso talento -che gli consentiva di interpretare con autenticità personaggi diversi tra loro- gli valse due Oscar, ricevuti (primo caso nella storia della statuetta d’oro) consecutivamente: il primo per "Capitani Coraggiosi" nel 1937 e il secondo per "La città dei ragazzi" nel 1938.
  In occasione dei 40 anni dalla scomparsa, domenica 10 giugno SKY Cinema Classics gli rende omaggio dal primo pomeriggio alla seconda serata con una maratona di film da lui interpretati, tra cui i memorabili La donna del giorno (1936) accanto a Jean Harlow, Lui e lei e La costola di Adamo.
Anche Studio Universal celebra il grande attore: l’appuntamento è tutti i lunedì di giugno alle 21.00 con una pellicola preceduta da un Focus esclusivo realizzato dal Canale. I titoli: Capitani coraggiosi, La donna del giorno (1942) con Katharine Hepburn, Joe il pilota, Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo.
Il "Focus Spencer Tracy", prodotto e realizzato da Studio Universal, ripercorre le tappe più importanti della vita di Spencer Bonaventure Tracy: dalle interpretazioni nei suoi film alla sua insicurezza, dall’amore per Katharine Hepburn, con la quale formerà una delle coppie più riuscite sullo schermo – girando 9 film in 25 anni – e nella vita, nonostante rimanga sempre sposato con la moglie Louise.
Immagini di archivio, clip dei suoi più importanti film e interviste a registi e attori che hanno lavorato con lui e alla Hepburn, rivelano l’immagine di un uomo duro ma spiritoso, irascibile ma bonario, poco attraente eppure estremamente affascinante. Definirlo soltanto un attore è probabilmente riduttivo. Spencer Tracy, è stato infatti “l’interprete” per eccellenza: con la sua naturalezza riusciva ad entrare completamente in simbiosi con i personaggi che interpretava, passando con disinvoltura dal giudice al giornalista, dal marinaio al prete. Sebbene considerato uno dei migliori interpreti di tutti i tempi, nominato in totale ben nove volte come "Miglior Attore Protagonista" agli Oscar – primato che condivide con Sir Laurence Olivier – Tracy è colto spesso dalla paura di fallire, tanto che ad Hollywood nasce la leggenda della “Sindrome di Tracy”.
Accetta una parte, poi la rifiuta, accetta di nuovo e poi di nuovo rifiuta, a volte addirittura a pochi giorni dall’inizio delle riprese: questa la “sindrome di Tracy”, una sorta di rituale dettato dall’insicurezza, dalla paura di non essere all’altezza del ruolo. Negli anni Sessanta, ormai malato a causa della sua dipendenza dall’alcool, dirada le sue apparizioni sullo schermo e nel 1967, a fianco dell’inseparabile Katharine Hepburn, girerà il celebre “Indovina chi viene a cena”. Sarà la sua ultima grande interpretazione.    
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