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Oliver Twist

Dopo l'Oscar per "Il Pianista" Roman Polanski porta, con eleganza e poesia, sul grande schermo, uno dei grandi classici della letteratura inglese "Oliver Twist" di Charles Dickens

Oliver Twist

12.04.2007 - Autore: Leonardo Godano
Regia di Roman Polanski
Con Barney Clark, Ben Kingsley, Jamie Foreman e Leanne Rowe

Roman Polanski è uno dei più grandi narratori della storia del cinema. Probabilmente se fosse nato in un altro secolo sarebbe diventato un grande scrittore. Nel suo sangue scorre una vena artistica che sa incantare, ammaliare e far commuovere. Dopo aver raccontato con maestria e poesia la sopravvivenza nel ghetto di Varsavia, il regista francese ha voluto raccontare una storia di sopravvivenza, questa volta sulla pelle di un bambino, combinando fantasia, storia e forse anche un pizzico di autobiografia.

Siamo nel 1834 a 70 miglia da Londra. Oliver Twist  è un orfano di 9 anni che vive sotto dure leggi in una casa di lavoro insieme a molti altri bambini. Il cibo è poco e i ragazzi hanno fame. Oliver per aver chiesto un’altra porzione di minestra viene cacciato dall’orfanotrofio e offerto come apprendista all’impresario di pompe funebri Sowerberry. Le condizioni di vita del piccolo Oliver non migliorano anche perché viene maltrattato ripetutamente dalla signora Sowerberry, dalla signorina Sowerberry e da un altro apprendista. Oliver stanco di subire scappa verso Londra. Dopo un lungo viaggio, 9 giorni a piedi, in cui rischia più volte di morire di fame e di sete, Oliver arriva a finalmente a Londra. Stremato, affamato e con i piedi gonfi Oliver incontra Artful Dodger che gli offre da mangiare e da dormire. Questo incontro con il ladruncolo Artful cambia per sempre la vita di Oliver che apprende le arti della sopravvivenza da strada  dal sinistro signor Fagin che insegna ad Oliver come rubare portafogli, orologi e fazzoletti di seta. Durante un colpo per strada Oliver viene accusato erroneamente del furto e viene arrestato dalla polizia dopo esser stato malmenato dalla folla. All’interrogatorio un testimone prova l’innocenza di Oliver e il signor Brownlow che lo aveva accusato decide di dare una possibilità a questo ragazzo e lo porta a casa sua. Mentre Oliver si rimette in sesto il signor Brownlow confessa alla signora Bedwin, la sua governante, che negli occhi di Oliver c’è una luce di bontà e di dolcezza. Intanto Fagin e Sykes, l’altro perfido capo della banda, si mettono sulle tracce di Oliver per paura che lui confessi tutto alla polizia...

Un film confezionato in maniera perfetta. Musiche, scenografia (la ricostruzione della Londra malfamata è sublime)  è un ottimo cast in tutti i ruoli arricchiscono lo spettacolo visivo. Ma forse qualcosa al film manca. Sembra quasi che Polanski abbia voluto fare un film esclusivamente per ragazzi, trasformando su pellicola, fedelmente, ogni singola pagina di Dikens.

“Pensavo che fosse mio dovere realizzare un film per i miei figli perché loro si sono sempre interessati al mio lavoro” confessa Polanski. Oliver Twist mi è sembrata la storia migliore. Dickensiana nel vero senso della parola, il che vuol dire esuberante, intrigante e senza tempo. Inoltre è piena di colpi di scena”.

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