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Oblivion: Tom Cruise eroe fantascientifico over 50

Nel kolossal sci-fi lo ritroviamo innamorato di Olga Kurylenko, ma il regista Kosinski assicura: "Dimenticate Mission: Impossible"

Oblivion - Tom Cruise

14.04.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Cinquant'anni e non sentirli. Piuttosto sentire solo il suo ego, simile a quello di un uomo che ha vissuto almeno il triplo del tempo. “Tom Cruise salva il mondo” è un titolo che provoca certamente una sensazione di deja-vu. Del resto proprio in questi giorni sono trent'anni che la superstar gira un film dopo l'altro (il suo primo successo Risky Business è stato realizzato nel 1983). Un anniversario che ricorre con un nuovo ingresso nella fantascienza, dove era entrato l'ultima volta grazie a Spielberg, più con Minority Report (una delle sue prove migliori) che con La guerra dei mondi (uno Spielberg minore a cui però vogliamo bene).

Tom Cruise Oblivion intervista Kosinski Kurylenko fantascienza
Joseph Kosinksi e Tom Cruise sul set di Oblivion

Forse è questo il genere in cui Cruise ha il permesso di sfoderare la vulnerabilità del suo alpha man: succede anche in Oblivion, in cui l'attore in versione futuristica preferisce fare un balzo d'amore invece che scalare montagne e grattacieli. Il film, ambientato sessant'anni nel futuro, esplora un'epoca in cui gli alieni hanno dichiarato guerra agli uomini. Abbiamo vinto noi, ma abbiamo anche dovuto abbandonare il pianeta. La razza umana adesso vive in stazioni aeree sulle nuvole, sfruttando le ultime energie della Terra in attesa di trasferirsi su Titano.

“Dimenticate Mission: Impossible, questo personaggio non è un eroe né un agente segreto –  assicura Joseph Kosinski, regista che incontriamo a Londra in occasione della première del film - Tom ha scelto il ruolo di Jack Harper perché gli è sembrato qualcosa che non aveva mai fatto prima . Il nostro protagonista è un blue-collar worker. Un operaio, uno di quelli che lavorano sodo. Vorrebbe rimanere sulla Terra, è come posseduto da questo desiderio. Ed è afflitto dai ricordi antecedenti alla guerra e dall'immagine di una donna misteriosa”. In effetti Oblivion mostra un Cruise in versione nostalgica: un uomo che quando non si dedica al suo lavoro, trova il tempo di sognare partite allo stadio e ascoltare i dischi in vinile dei Led Zeppellin e Procol Harum, la cui A Whiter Shade of Pale fa contrasto con il set action-fantascientifico.

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Olga Kurylenko e Cruise si godono il panorama post-apocalittico dall'Empire State Building

Come era già accaduto a Will Smith in Io sono leggenda, anche qui ritroviamo un protagonista circondato dall'apocalisse, in una Manhattan interamente inghiottita dalla desolazione dopo essere stata devastata da una serie di Tsunami e terremoti. “ L'Empire State Building, quello che resta del grattacielo, occupa una parte importante del film – continua Kosinski -  E' lì che avviene l'incontro con la misteriosa donna interpretata da Olga Kurylenko. Un personaggio che tirerà fuori l'eroe dentro di lui”.

Il film costato almeno 120 milioni di dollari fa parte di una nuova ondata di cinema fantascientifico (ed è il primo dei due progetti sci-fi interpretati da Cruise, l'altro All You Need is Kill, che lo ritroverà in guerra con gli alieni, arriverà nei cinema l'anno prossimo): “E' stato Avatar a riaprire le porte al genere – sostiene Kosinski, che ha già diretto Tron LegacyOblivion si ispira però ai film di fantascienza degli anni Sessanta e Settanta. Quelli realizzati in un'epoca in cui non c'era la tecnologia che abbiamo oggi. Quando tutto era affidato totalmente ai personaggi e al loro sviluppo nel corso del film: un piccolo gruppo di protagonisti, una storia intima su uno sfondo apocalittico. In Oblivion c'è amore, dramma, mistero e non mancano i colpi di scena. Questo funziona per l'intrattenimento. D'altra parte ha idee e domande da porre, quesiti necessari per l'identificazione tra pubblico e protagonista: 'Chi sono io? Perché Sono qui? Qual è il mio scopo nella vita?'”.



Kosinski tuttavia non ha resistito e nel momento in cui si è ritrovato a dirigere Cruise sul set, ha rispolverato la sua passione per Top Gun: “Ho inserito una serie di inquadrature ispirate a quel film. Le noterete nella scena del duello aereo tra la navicella del protagonista e i droni. Avevo Tom Cruise al mio fianco, non ho resistito!”.

Oblivion, in uscita l'11 aprile, è distribuito dalla Universal