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Nue propriété

Al suo secondo lungometraggio, il regista belga Lafosse è stato in grado di mettere in piedi un toccante spaccato familiare in soli nove giorni di riprese. Nel cast anche una superba Isabelle Huppert

Nue propriété

12.04.2007 - Autore: Eva Gaudenzi


Durante un’intervista rilasciata al quotidiano Liberation nel 1997, Isabelle Huppert si lamentava del fatto che nessun regista le avesse mai proposto d’interpretare un ruolo brillante. Viso affilato, occhi trasparenti, corporatura minuta…La carriera di Isabelle Huppert è costellata di personaggi complicati e ambigui, creature misteriose che sfuggono a qualunque tentativo di classificazione.

Complicato ed estremamente affascinante il ruolo che l’attrice francese ricopre in “Nue propriété” (Nuda proprietà) di Joaquim Lafosse, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.  

Pascale (Isabelle Huppert) vive in una fattoria alpina con i figli gemelli Francois (Yannick Renier) e Thierry (Jérémie Renier), due giovani di 25 anni non ancora in grado di assumersi le proprie responsabilità. Al progetto di vendere la casa per aprire una piccola attività, i figli di Pascal reagiscono violentemente. Esasperata dai continui litigi, decide di lasciare la fattoria per qualche tempo. Abbandonati da tutti, i gemelli danno libero sfogo ad una rabbia feroce, ormai l’uno contro l’altro.

‘Teatrale’ è il termine che più si addice ad una pellicola come “Nue propriété”: inquadratura fissa, dialoghi fuori campo, approfondimento psicologico dei personaggi. Tutto (o quasi) accade fra le  mura di una vecchia casa, proprio come in certi drammi di Checov. Al suo secondo lungometraggio, il regista belga Lafosse è stato in grado di mettere in piedi un toccante spaccato familiare in soli nove giorni di riprese. Con un budget non superiore al milione di euro ed un cast artistico davvero di ottimo livello.

Quello dell’adolescenza inquieta è uno dei temi più cari alla scuola dei fratelli Dardenne, duo di riferimento per le nuove leve della cinematografia belga. E  non è un caso che Jèrèmie Renier sia già apparso in due pellicole degli stessi Dardenne ovvero “La promesse” e il più recente  “L’enfant”. Quando Jérémie si scontra col temperamento più mite del fratello Yannik, la tensione arriva alle stelle e i due attori – come bestie in gabbia – si muovono nella trama complicata del loro rapporto con la famiglia.