Natale con i tuoi? Brothers and Sisters. Natale con chi vuoi? Friends. Natale con psicodrammi adolescenziali? Dawson’s Creek. Natale appassionato? Grey’s Anatomy. Natale in famiglia? La tata. Natale perbenista? Desperate Housewives. Si potrebbe proseguire con questa lista all’infinto; persino il profondamente cinico Dr. House ha lasciato che le lucine dell’abete tentassero di riscaldare il suo cuore di pietra. Eppure non tutte le serie TV si sono cosparse di porporina, neve e buoni sentimenti, dimostrando che la puntata di Natale non è un obbligo, ma una decorazione, un modo per fare gli auguri rimanendo sé stessi nonostante la tradizione. La serialità forte è forte di sé stessa e non si piega al punto da di dimostrare di poter snobbare in Natale se lo ritiene necessario.
Cominciamo l’elenco dei colpevoli infedeli con quattro insospettabili ragazze newyorkesi: Carrie, Charlotte, Miranda e Samantha. In Sex and the City niente Merry Christmas, neanche nella sua versione glamour o sexy. Niente. La neve c’è, il freddo non manca, ma i sentimenti sono centrali per tutto l’anno al punto che le quattro single non hanno bisogno di nessuna festività per ricordarsene. E se qualcuno ha il ricordo di un’incantevole Charlotte che decora l’albero indossando una camicetta a pois non si sta affatto sbagliando: è il suo addio al Natale, in piena estate, mentre si sta convertendo all’ebraismo.
Sorprende meno, invece, che allegre canzoncine e pacchi dono non siano il punto forte del Dottor Cal Lightman il quale per un’intera stagione, la prima, ne fa benissimo a meno, impegnato com’è a dare sfoggio della sua incredibile capacità di smascherare i bugiardi analizzandone le microespressioni. Lie to me è asettica quanto e più di una sala operatoria, questo è il suo fascino e il suo marchio di fabbrica. Bisogna aspettare ben 21 episodi per veder comparire un titolo come Secret Santa e arrivare alla verità al ritmo di Jingle Bells.
Infine, c’è chi il Natale lo ha Perso nonostante le sue sei stagioni. Sull’isola di Lost non c’è spazio per il 25 dicembre e non solo perché i viaggi nello spazio tempo non consentono di orientarsi alla perfezione nel calendario. Il fatto è che l’Isola, protagonista incontrastata e incontrastabile anche grazie al segreto che custodisce ferocemente, non è un essere umano e, come tale, non festeggia. Non perderla mai di vista è fondamentale; del resto Gesù bambino non sarebbe mai salito su un aereo e Jack & company sono troppo impegnati a tentare di sopravvivere.
Dunque, prove alla mano, si può fare a meno del Natale. Questo però non vuol dire che si voglia fare a meno del Natale. Nessun serial è obbligato ad augurare buone feste, ma concedersi il beneficio di godere di questo lusso è un diritto di ogni spettatore. Evviva l’Armadillo natalizio di Friends!


NOTIZIE
(Non) vi faranno gli auguri
Tutte le serie TV che si rispettino hanno una puntata di Natale. Ma è davvero così? Offresi guida pratica per smentire questa tradizione senza trasformarsi nel Grinch.

23.12.2010 - Autore: Valeria Roscioni