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Niente Queen per Sacha Baron Cohen

Sempre più difficile per il popolare attore e dissacrante comico riuscire a interpretare il grande Freddie Mercury.

Sacha Baron Cohen, addio Queen<br>

22.07.2013 - Autore: Mattia Pasquini
Il dittatore ha perso la corona. Ancor prima di vestirla. Questa la sintesi della vicenda che ha avvicinato - a lungo - Sacha Baron Cohen (Borat, Ali G, Il dittatore, Les Miserables) al biopic sulla vita e le opere di Freddie Mercury, incontrastato e indimenticabile leader del gruppo rock inglese dei The Queen.

Dopo la morte del loro amico e cantante, nel 1991, Brian May, Roger Taylor e John Deacon - i tre rimasti dello storico quartetto - sono gli unici ad avere l'ultima parola su tutto quello che riguarda il progetto, sia a livello di sceneggiatura sia di scelta del regista.
E qualcosa non deve andato nel verso giusto tra loro e l'attore londinese, visto che secondo Deadline quest'ultimo ha deciso di rinunciare al progetto dopo mesi nei quali era stato dato da tutti come sicuro interprete dell'artista scomparso.

Purtroppo la sua interpretazione della storia non collimava con quello che vorrebbero i musicisti, anche se non si capisce perché Cohen non possa tentare di realizzare comunque la propria versione, pur senza la benedizione dei Queen rimasti.

Certo, la produzione di Graham King e Tim Headington (coppia dietro lo Hugo di Scorsese), insieme a la Tribeca Productions di De Niro e Jane Rosenthal e alla Queen Films avrebbe fatto comodo anche a lui, forse più della sceneggiatura firmata da Peter Morgan, Stephen J. Rivele e Christopher Wilkinson.

A meno di clamorose sorprese, quindi, il prossimo appuntamento con Mr. Cohen sarà in dicembre per Anchorman 2: The legend continues.