Questa è la frase di lancio del nuovo film con Nicolas Cage, il cui poster mostra il nostro pianeta sull’orlo della distruzione totale. Dopo colossali flop come “Ghost Rider”, “Il prescelto” e “Next” Cage ci riprova scegliendo la fantascienza di dimensioni apocalittiche e si affida ad Alex Proyas, già regista de “Il Corvo”, che qualche anno fa realizzò il sottovalutato “Dark City”, “uno dei film di cui vado più fiero” – ci ha raccontato recentemente Kiefer Sutherland. S’intitola “Segnali dal futuro” e sta per arrivare nei cinema italiani. Uscito nelle sale americane a marzo, il film ha spiazzato gli spettatori che aspettavano Cage al varco, puntando sicuri su un altro flop. Ma il film è piaciuto al pubblico ed ha già incassato 80 milioni di dollari oltreoceano.
La pellicola comincia nel 1958 in una scuola dove un gruppo di bambini è impegnato a realizzare dei disegni che vengono conservati in una capsula del tempo. La capsula verrà aperta cinquant’anni dopo, davanti ad una nuova generazione di studenti. Ma cosa succede quando il giovane Caleb Koestler trova insieme ai disegni, un foglio contenente uno strano elenco di numeri? A casa suo padre John (Nicolas Cage), professore presso il MIT di Boston, dà un’occhiata a quei numeri e nota le cifre 0911012996, ovvero 11 settembre 2001, 2996 morti. Ci vorrà però un disastro aereo che accade davanti ai suoi occhi per convincerlo che quei numeri sono davvero un messaggio in codice: separandoli vengono previste esattamente le date, il numero di morti e le coordinate di ciascuna catastrofe o strage degli ultimi cinquant’anni. Ma cosa succede quando i numeri finiscono? Cosa stanno a significare le lettere EE alla fine del foglio? Quando i tentativi di informare le autorità falliscono, John tenterà da solo di prevenire l’ultima strage che potrebbe vedere proprio la distruzione della Terra…
Ha scritto Roger Ebert sul Chicago Sun Times: “Segnali dal futuro è uno dei migliori film di fantascienza che ho mai visto, spaventoso, pieno di suspense, intelligente e spettacolare”. Il critico ha assegnato al film ben 4 stelle, il massimo nella sua scala di voti. È stato però l’unico ad essere entusiasta del film. Kyle Smith del New York Post ha, infatti, scritto: "Il film comincia vergognosamente, continua in maniera stupida e finisce per essere proprio sciocco. Se la fine avesse avuto meno pretenziosità religiosa, sarebbe potuto essere uno di quei film alla Shyamalan”. E Christy Lemire dell’Associated Press lo definisce: "Uno dei potenziali candidati a peggior film dell’anno”.
Nonostante la critica l’abbia stroncato, il pubblico si è divertito nelle sale, come nota A.O. Scott del New York Times: “L’intenzione era quella di fare un thriller del terrore allegorico e disturbante… non è proprio un buon segno quando in sala spettacoli di distruzione di massa e migliaia di morti vengono accompagnate da grida del pubblico e commenti entusiasmanti”.
“Segnali dal futuro” è distribuito in Italia dalla Eagle Pictures dal 4 settembre.
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