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Nico, 1988: la morte del rock nel “biopic al contrario” dell’icona dei Velvet Underground

Il film di Susanna Nicchiarelli è un biopic atipico, interpretato da un’ottima Trine Dyrholm

Nico, 1988

30.08.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Da sempre, il cinema va a nozze con le vite turbolente delle star del rock. Seguirne ascesa e caduta è qualcosa che affascina gli autori quanto gli spettatori, ma c’è qualcosa nella struttura a tre atti dei biopic tradizionali – in cui ad ascesa e caduta deve seguire almeno una timida risalita – che non sempre si sposa con la vita reale. È una fortuna, dunque, che, nel raccontare gli ultimi anni di vita di Nico, la regista Susanna Nicchiarelli abbia scelto di ignorare bellamente i biopic tradizionali. Anzi, di fare l’esatto contrario.
 
Nico, al secolo Christa Päffgen, segnò la storia della musica leggera grazie alla sua collaborazione con i Velvet Underground di Lou Reed. Ma Nico, 1988, film di apertura di Orizzonti a Venezia 2017, la riprende in un periodo molto più tardo, vent’anni dopo il suo grande successo. E si chiede cosa avvenga dopo che il sacro fuoco del rock si è affievolito: “La parte della vita di Nico più interessante è quella dopo i Velvet Underground, dopo l’icona – spiega la Nicchiarelli – Diventò un essere umano molto più interessante come artista e come persona”.
 
Via, dunque, tutte le strutture classiche del biopic: “Trovo noiosi e prevedibili i biopic che vogliono raccontare tutta la vita di un artista. Io mi sono concentrata solo su una parte per raccontare il tutto”. Ma nel film c’è anche molta finzione: “Mi sono basata su molte testimonianze, ma ho dovuto inventare molto perché Nico non era sotto i riflettori all’epoca. Ho ascoltato la sua musica e cercato di creare insieme a Trine la nostra Nico”.
 
Trine sarebbe Trine Dyrholm, l’attrice danese che ha il compito di dare voce e volto alla cantante. La vediamo imbruttita e preda dei fantasmi del passato e delle dipendenze del presente. “Per prepararmi ho visto concerti e interviste a Nico fatte in quegli anni – spiega la protagonista – Ho cercato di trovare la sua voce senza fare un’imitazione della vera Nico. Mi sono basata anche su sue dichiarazioni: lei una volta ha detto che le dispiaceva solo una cosa della sua vita, di non essere nata uomo. Era evidentemente una persona che non si sentiva a proprio agio con se stessa e ne soffriva. È stato di grande ispirazione”.
 
Nico, 1988 sarà distribuito in Italia da I Wonder Pictures il 12 ottobre.