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Nessuno mi può giudicare

Una commedia romantica divertente e attuale

Nessuno mi può giudicare - Paola Cortellesi

17.03.2011 - Autore: Alessandro De Simone
I fan di Boris lo conoscono come Nando Martellone, la linea comica de Gli occhi del cuore, ma i più attenti e informati sanno che Massimiliano Bruno è colonna portante del team di sceneggiatori di Notte prima degli esami e Maschi contro femmine, insieme a Marco Martani e Fausto Brizzi, e autore teatrale di lungo corso. Dopo una lunga attesa, anche Bruno riesce finalmente a esordire ditero la macchina da presa, sempre sotto l’egira produttiva della famiglia Lucisano e il supporto distributivo di 01 Distribution, ovviamente con una commedia, come vuole il trend di questa stagione così fortunata per il cinema italiano.

“Ovviamente una commedia romantica, in cui c’è anche una strizzatina d’occhio all’attualità, ma quello che mi interessava era riuscire a interpretare il genere in maniera divertente” ci ha raccontato Max Bruno che con Nessuno mi può giudicare fa anche un’operazione di divertimento che opera nel sociale. La storia, d’altronde, lo consente. Alice è una ricca ripulita romana egoista e superficiale che alla morte del marito si ritrova senza un euro e senz un tetto sulla testa. Accolta generosamente dal suo ex domestico in quel del Quarticciolo, profonda periferia, Alice deve trovare una soluzione per guadagnare alla svelta, anche per non perdere la custodia del figlio di nove anni. Niente di meglio che buttarsi nel business delle escort, ma i risultati non sono esattamente esaltanti. In  compenso riuscirà a trovare una nuova dimensione e soprattutto a scoprire il vero amore.

“Alice è stata la maniera per dare a Paola Cortellesi, con cui lavoro da più di dieci anni, un ruolo divertente e che allo stesso tempo la facesse essere bella sullo schermo” ci dice Massimiliano, che al fianco della brava comica, quest’anno sulla cresta dell’onda grazie a Zelig e a Maschi contro femmine, e che presto vedremo anche in C’è chi dice no di Giambattista Avellino, ha voluto un partner di fascino e specializzato nel genere romantico. Raoul Bova, capello brizzolato e marcato accento romano, è l’uomo che farà innamorare Alice, e lo accompagnano in quel del Quarticciolo tanti bizzarri personaggi, tra cui spicca il portiere razzista e reazionario Rocco Papaleo.

La location romana scelta per il film è particolarmente cara al regista. “E non solo a me” ci ha confermato Bruno “In quel quartiere gestivano un laboratorio teatrale Valerio Mastandrea e proprio Paola Cortellesi che un paio d’anni fa mi chiamarono per fare uno dei miei monologhi e io mi sono innamorato dell’energia e della genuinità di quel quartiere. Così mi ero ripromesso che se avessi avuto la possibilità, avrei ambientato lì una delle mie storie. E ci sono riuscito. Adesso che il film è finalmente uscito, potrò finalmente andarmi a fare una mangiata al Qaurticciolo per festeggiare con tutta la gente che ci ha aiutato durante le riprese”.
E allora, buon appetito e in bocca al lupo.

 

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