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Natale in tono minore

Pochi motivi d'interesse nella proposta cinemusicale delle uscite festive. Mentre il meglio pare debba ancora arrivare.

Il Bambino con il Pigiama a Righe

31.12.2008 - Autore: GiulianoTomassacci
    Sempre sotto il profilo fantastico, meglio è andata a EmberIl mistero della città di luce, l’abbacinante riduzione per grande schermo del romanzo di Jeanne Duprau prodotta da Tom Hanks. Pur senza entusiasmare particolarmente, l’emergente Andrew Lockington ha provveduto ad una musicazione dignitosamente avvertita delle esigenze stilistiche di genere, riproponendo una spiccata attenzione per gli archi già segnalata in Viaggio al centro della terra – 3D, il film con cui il compositore canadese ha iniziato a farsi notare a livello internazionale. Come per Ember – e forse con qualche qualità in più nel risultato finale – Lockington si è avvalso, per l’ennesima riduzione da Verne, della preziosa collaborazione dell’orchestratore Nicholas Dodd, eccellente professionista del sinfonismo su larga scala, scelta orami preferenziale per le nuove leve della Hollywood ad alto impatto.

      Sembra però che i titoli maggiormente promettenti anche sotto il profilo musicale debbano ancora arrivare, a giudicare dalle aspettative e dai primi riscontri d’oltreoceano: Revolutionary Road, la reunion di Leonardo DiCapiro e Kate Winslet dopo Titanic, e Doubt, con Philip Seymour Hoffman e Meryl Streep, rispettivamente musicati da Thomas Newman e Howard Shore, sono in cima alla lista. Si attende poi con curiosità la prova del sottovalutato David Newman per The Spirit di Frank Miller, mentre l’estro del francese Alexandre Desplat pare abbia partorito per Il curioso caso di Benjamin Button quello che in molti già segnalano come il miglior esito cinemusicale dell’anno. Sperando che il “tono minore” di questo avvio di festività moduli verso risultati dall’importanza decisamente maggiore.