NOTIZIE

Muore a 51 anni la cineasta isrealiana Ronit Elkabetz

Attrice e regista tra le personalità artistiche più celebrate del suo paese, si è spenta dopo una lunga malattia.

19.04.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Nata a Beersheba nel 1964 da una famiglia religiosa di origini marocchine, Ronit Elkabetz è deceduta all'età di 51 anni dopo una lunga battaglia con il cancro di cui soffriva, lasciando il marito Avner Yasharon e i loro gemelli, di tre anni. Presidente della Semaine de la Critique del Festival di Cannes dello scorso anno, la cineasta israeliana - maggiore di quattro figli - era passata dalla carriera di modella a quella cinematografica nel 1990, trasferendosi a Parigi, dove nel 2001 arrivò a interpretare un ruolo nel film francese Origine controlee di Ahmed Bouchaala e Zakia Tahri.

Definita dall'ex presidente Shimon Peres “una straordinaria ambasciatrice culturale", "Ronit ha rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo i cittadini israeliani e lo stesso stato di Israele con grande orgoglio, creatività e bellezza". A partire dalle prime prove negli anni '90 di The Intended e Eddie King (con il suo compagno di allora Shuli Rand), o il Sh'Chur con cui vinse l'Ophir Award (massimo premio cinematografico del suo Paese), fino al Metamorphosis of a Melody del 1996 di Amos Gitai.

Da allora - e soprattutto negli ultimi anni - la sceneggiatrice e regista era diventata sempre più popolare, affermandosi come un vero pilastro del cinema israeliano. Soprattutto per le sue interpretazioni in La banda, film exploit di Eran Kolirin del 2007 per il quale vinse il suo terzo Ophir, e nella trilogia dedicata alla storia di una donna composta da To Take a Wife (2004) e Seven Days (2008) e Viviane (Gett: The Trial of Viviane Amsalem, 2014), del quale era stata anche regista insieme al fratello Shlomi e che è stato nominato come Miglior Film Straniero ai Golden Globes del 2015 (dove vinse Leviathan).