Héctor Babenco, il regista argentino naturalizzato brasiliano famoso per aver diretto Il bacio della donna ragno e Giocando dei campi del Signore, è morto in un ospedale di San Paolo del Brasile a causa di un attacco cardiaco. Aveva 70 anni.
Nato a Mar de Plata, Buenos Aires, nel 1969 si era trasferito a San Paolo del Brasile, dove aveva iniziato una carriera da regista in cui a farla da padrone erano i temi politici, ispirati dalla situazione politica ed economica del Brasile di allora. Tra i suoi lavori ricordiamo Lúcio Flávio, o Passageiro da Agonia (1977), storia del famigerato bandito brasiliano; Pixote, la legge del più debole (1981), un violento film quasi documentaristico incentrato sui giovani delle classi disagiate, sfruttati da criminali e forze dell'ordine; e il già citato Il bacio della donna ragno, in cui William Hurt interpreta un omosessuale, incarcerato in una prigione brasiliana, durante la dittatura militare, per aver fatto sesso con un minorenne e incaricato di spiare sul suo compagno di cella, un rivoluzionario interpretato da Raul Julia. Hurt vinse l'Oscar come attore protagonista e Babenco fu candidato come miglior regista.
Ricordiamo inoltre Ironweed (1987), tragedia ambientata durante la Grande Depressione, interpretata da Jack Nicholson e Meryl Streep; Giocando nei campi del Signore (1991), storia di due missionari alle prese con gli Indios dell'Amazzonia; Carandiru (2003), incentrato sulla ribellione avvenuta nell'omonima prigione di San Paolo; e il recente My Hindu Friend (2016), suo ultimo film interpretato da Willem Dafoe.
Babenco si era sottoposto due giorni fa ad un intervento chirurgico. “Stava bene – ha dichiarato Denise Winther, produttrice della HB Filmes, la società creata da Babenco – ma poi ha avuto un arresto cardiaco”. Nel 1994, Babenco aveva vinto la battaglia contro il cancro. Gli sopravvivono la moglie e la figlia.
Nato a Mar de Plata, Buenos Aires, nel 1969 si era trasferito a San Paolo del Brasile, dove aveva iniziato una carriera da regista in cui a farla da padrone erano i temi politici, ispirati dalla situazione politica ed economica del Brasile di allora. Tra i suoi lavori ricordiamo Lúcio Flávio, o Passageiro da Agonia (1977), storia del famigerato bandito brasiliano; Pixote, la legge del più debole (1981), un violento film quasi documentaristico incentrato sui giovani delle classi disagiate, sfruttati da criminali e forze dell'ordine; e il già citato Il bacio della donna ragno, in cui William Hurt interpreta un omosessuale, incarcerato in una prigione brasiliana, durante la dittatura militare, per aver fatto sesso con un minorenne e incaricato di spiare sul suo compagno di cella, un rivoluzionario interpretato da Raul Julia. Hurt vinse l'Oscar come attore protagonista e Babenco fu candidato come miglior regista.
Ricordiamo inoltre Ironweed (1987), tragedia ambientata durante la Grande Depressione, interpretata da Jack Nicholson e Meryl Streep; Giocando nei campi del Signore (1991), storia di due missionari alle prese con gli Indios dell'Amazzonia; Carandiru (2003), incentrato sulla ribellione avvenuta nell'omonima prigione di San Paolo; e il recente My Hindu Friend (2016), suo ultimo film interpretato da Willem Dafoe.
Babenco si era sottoposto due giorni fa ad un intervento chirurgico. “Stava bene – ha dichiarato Denise Winther, produttrice della HB Filmes, la società creata da Babenco – ma poi ha avuto un arresto cardiaco”. Nel 1994, Babenco aveva vinto la battaglia contro il cancro. Gli sopravvivono la moglie e la figlia.