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Morimoto Koji, il dj del genius party

Ospite d'onore di Manga Impact a Torino, Morimoto Koji di fatto rappresenta 50 anni di cinema d'animazione in Giappone

manga impact

17.09.2009 - Autore: Stefano Milano
«In Giappone siamo molto timidi e c’è venuto il dubbio di apparire presuntuosi nel chiamare Genius Party il nostro film collettivo. In realtà per noi quel titolo è una sorta di “dichiarazione d’intenti” e di stimolo a cercare di fare cose un po’ geniali». Morimoto Koji timido lo è per davvero, e ci scherza su parlando della raccolta omnibus di cortometraggi del 2007 di cui presenta il seguito (Genius Party Beyond) in anteprima a Torino.


Il film antologico (prodotto dall’importantissimo studio 4°C di cui Morimoto è co-fondatore) è quanto di meglio l’animazione giapponese possa esprimere al momento. Ma non sono solo rose e fiori: «In Giappone – spiega – se un Manga ha successo poi si fa subito il relativo film Anime. Ma Genius Party Beyond non rientra in questo meccanismo e alla 4°C cerchiamo di dare spazio a registi giovani e idee nuove. Realizzare questo progetto non è stato facile, e abbiamo anche avuto problemi di budget, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Sono molto contento, perché con questo film abbiamo voluto mostrare quale sarà l’animazione giapponese del futuro».
In pochi lo sanno, ma Morimoto è anche un DJ, e ovviamente la musica ricopre una grande importanza nei suoi film: «Io lavoro in modo diverso dagli altri. Prima penso al suono, poi inizio a disegnare: la parte visiva segue il ritmo che ho in testa».


Come ospite d’onore di Manga Impact a Torino, Morimoto Koji di fatto rappresenta 50 anni di cinema d’animazione in Giappone, anche se preferisce “declinare” questa responsabilità: «Non voglio assolutamente rappresentare nessuno. Sono i film a farlo e spero che quanta più gente riesca a vederli».
Facendo un “controcampo” sui registi e le case di produzione in Europa, il sakkan nipponico pare averne un’ottima opinione: «In Europa si producono film d’animazione molto interessanti e sono convinto che nei prossimi anni gli europei avranno maggior peso nel panorama mondiale. Il mio autore preferito? Moebius».


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