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Morandi e Mastandrea, cani di paglia

Gianni Morandi torna al cinema dopo quarant'anni in Padroni di casa. Lo abbiamo incontrato a Roma insieme al cast

Padroni di casa - Gianni Morandi, Valeria Bruni Tedeschi

27.09.2012 - Autore: Marco Triolo
È un incontro all'insegna del buon umore e di un Valerio Mastandrea mattatore, quello a cui assistiamo in occasione della presentazione romana di Padroni di casa, dramma con punte thriller diretto da Edoardo Gabbriellini e interpretato da Mastandrea, Elio Germano, Valeria Bruni Tedeschi e Gianni Morandi, che torna al cinema dopo quarant'anni per interpretare un cantautore in crisi che torna sul palco dopo una lunga pausa.

La storia è ambientata in un paesino dell'Appennino tosco-emiliano, dove Fausto Mieli (Morandi) si è ritirato per accudire la moglie malata (Bruni Tedeschi). I fratelli Elia (Germano) e Cosimo (Mastandrea) sono due piastrellisti romani che si recano alla villa del cantante per lavoro. Incomprensioni con gli abitanti del luogo e un'escalation di violenza, a partire da presupposti prima ridicoli e poi sempre più drammatici, avranno risultati disastrosi sulle vite di tutti.

Padroni di casa Gianni Morandi Mastandrea Germano recensione incontro cast - Il cast del film

Tra Cane di paglia e Un tranquillo weekend di paura, Padroni di casa tenta di declinare in salsa italiana quel genere di pellicole ambientate tra i redneck della provincia americana più chiusa e retrograda, dove il “forestiero” è visto come una minaccia da eliminare prima possibile. Il film inizia alla grande, con una sequenza di caccia potentissima che infonde un'atmosfera inquietante alle vicende. Si prosegue con un crescendo di tensione notevole, servito da una regia attenta a cogliere la natura minacciosa dei boschi e dei volti dei personaggi. Il passaggio alla tragedia tout court verso tre quarti del film è sin troppo frettoloso, ed evitare certe leggerezze di sceneggiatura (come una descrizione poco approfondita del personaggio di Morandi, che aveva la potenzialità per essere ben più incisivo) avrebbe giovato al ritmo e all'efficacia della storia. Ma tutto sommato, Padroni di casa è un film piuttosto coraggioso e capace di distaccarsi dalla produzione media italiana.

“Non definirei il mio film un thriller – spiega il regista – Direi che parte come una commedia umana e finisce con una tragedia che però fa parte della commedia umana”. “Mi è subito piaciuto il rapporto tra i personaggi – interviene Germano – L'immagine di sé che uno proietta sugli altri si scontra con l'animale che si porta dentro, per dirla alla Battiato. È un corto circuito che porta alle cose più spiacevoli della vita”. “Basta poco per scatenare la violenza – gli fa eco Morandi – Non so se era così cinquant'anni fa, o forse lo era ma non lo sapevamo perché c'era meno comunicazione. Il film è uno specchio di quello che stiamo vivendo oggi”. Mastandrea va più a fondo: “A spaventarmi di più sono le figure dei ragazzi che si vedono nel film. È quando a quindici anni non hai un progetto che nascono le generazioni toste”.

Padroni di casa Gianni Morandi Mastandrea Germano recensione incontro cast - Germano e Mastandrea

La serietà dei temi è stata spesso spezzata dalla verve di Mastandrea e Morandi. Il primo si prendeva scherzosamente gioco di Gabbriellini, arrivando a tirare in ballo il bellissimo poster del film, che ritrae la foto d'epoca di un uomo e una donna con teste di cani al posto dei volti umani: “Abbiamo proprio trovato un bel modo per cacciare la gente non solo dal cinema, ma dalla strada che porta al cinema”. Morandi ha tenuto banco quando ha imitato Fiorello che imitava lui stesso (“Morandi è bastardo!”) e ha raccontato un divertente aneddoto su come Gabbriellini lo abbia convinto ad accettare: “Gli ho chiesto: ma se fossimo in America chi avresti chiamato? E lui: Bob Dylan!”.

Padroni di casa, in uscita il 5 ottobre, è distribuito da Good Films.