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Miss Liberty: la più amata di Hollywood

Non solo Cloverfield. Ecco tutti gli altri film in cui la Statua della Libertà ha ricoperto un ruolo principale al cinema...finendo il più delle volte per essere distrutta.

Cloverfield

16.01.2008 - Autore: P.Dolce
Qualunque notizia sia stata ipotizzata o confermata sull’attesissimo “Cloverfield”, il progetto più top secret degli ultimi anni, l’unica cosa certa è che ci sarà un mostro che seminerà il panico a Manhattan, decapitando con i suoi artigli la Statua della Libertà e scagliando la testa sulla folla. Immediatamente dopo lo schianto la gente non scapperà via, ma resterà qualche minuto a fotografare la testa con il cellulare.
L’immagine in questione è stata proprio l’idea di partenza di tutto il film: è ispirata alla locandina del cult di John Carpenter1997 – Fuga da New York”, dove la testa decapitata della statua viene mostrata alle spalle del mitico Jena Plissken. Si dice che il produttore J.J. Abrams sia rimasto così colpito da quell’immagine che ha subito deciso di inserirla nella prima scena del suo film.

Nonostante le grandi emozioni trasmesse da queste immagini, questa non è la prima volta che la Statua ricopre un ruolo significativo nelle scene madri delle produzioni hollywoodiane. Ce la ricordiamo in tutta la sua imponenza mentre dà il benvenuto agli immigrati che arrivano a New York e levano il berretto in suo onore (“Il Padrino”; “La leggenda del pianista sull’oceano”); altre volte, invece, è stata utilizzata come il luogo di battaglia decisivo negli action movies.
Ci riferiamo soprattutto al primo capitolo di “X-Men”, in cui il cattivissimo Magneto riusciva a imprigionare Wolverine & Co all’interno della statua, minacciando la salvezza della Grande Mela.
Da quando è apparsa nel classico “Il pianeta delle scimmie”, è stata presa di mira per diverse volte: Mel Brooks, ad esempio, la trasformava in una donna armata di aspirapolvere pronta a succhiare via l’aria del pianeta Druidia nel demenziale “Balle spaziali”.

C’è chi come Roland Emmerich non può fare a meno di riprenderla da tutte le angolazioni: il regista olandese, infatti, l’ha mostrata sotto l’ombra dei dischi volanti di “Independence Day”, ma anche ne “L’alba del giorno dopo” dove, grazie alla computer grafica, è riuscito a seppellirla sotto un mare di ghiaccio.
La sua apparizione più indimenticabile è forse quella di “Ghostbusters 2”. Nel film i mitici acchiappafantasmi riuscivano ad animarla, facendola camminare fino alla terra ferma e controllandola attraverso un joypad, mentre tutta Manhattan esultava di gioia: una sequenza davvero simpatica e difficile da dimenticare.
Della infinita lista di apparizioni, elenchiamo anche il b-movie “Il mio nome è Remo Williams”, il quarto episodio di “Superman”, “Men in Black II”, “Dredd” e il recente “Il mistero delle pagine perdute”, dove per una volta viene anche mostrata la versione parigina della Statua.

Di solito finisce per fare una brutta fine, rimanendo sempre in cima alla classifica dei simboli che Hollywood ama distruggere.
In attesa di “Cloverfield” la Paramount ha colpito ancora, piazzando all’ingresso degli Studios la riproduzione della Statua decapitata usata nel film. Una mossa che ha già attirato migliaia e migliaia di flash dei visitatori: riuscirà dunque J.J. Abrams ad avere il monopolio finale sulla distruzione di Miss Liberty? Lo scopriremo l’1 febbraio, quando tutti i misteri intorno a “Cloverfield” saranno svelati.

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