Cala il sipario sulle sfilate milanesi ma lo show continua con i nove giorni della moda parigina. Anche la kermesse francese parte sotto l’insegna delle turbolenze. A pagarne le spese saranno le giovani griffe oscurate da quelle più prestigiose che non concentreranno le proprie sfilate nei quattro giorni centrali, come è accaduto per Milano, ma monopolizzeranno l’intero evento, dal primo all’ultimo giorno.
Intanto Milano chiude con grandi successi. In primis Roberto Cavalli. La sua è una donna che indossa soprabiti di visone bianco, rosso e blu, da vera diva Hollywoodiana. Fiocchi e drappeggi, abiti fluttuanti con stampe che ricordano i mosaici delle piscine, boleri di pelliccia di volpe e giubbini in coccodrillo. Una donna appassionata e riservata quella di Gianfranco Ferrè che veste di bianco con i suoi abiti in organza, nappine, pon pon e maniche a sbuffo. Per la sera, pizzi dorati e cascate di catene tintinnanti.
E’ particolare la giovane donna di Miu Miu con scarpe con tacco di cristallo e abiti in taffettà. Sportmax si rifà ad un’ impronta anni ’50, mentre Gai Mattiolo punta sulla cultura Azteca con abiti che sono un’esplosione di fiori tropicali. Una donna ribelle con faccia d’angelo ce la presenta Iceberg, lei, adora le salopette in pizzo sangallo. Elena Mirò spezza i tabù presentando in scena modelle taglia 48, belle e formose, guidate dalla bolognese anti Kate Moss, Monica Ferro.
Centinaia di sfilate che ( per otto giorni hanno paralizzato il traffico Milanese con conseguente inquinamento a livelli stratosferici) hanno ridato prestigio e unicità alla moda italiana, cancellando la visione della donna/esibizionista tv, per puntare alla raffinatezza e alla gentilezza. Sarà un’estate bianca ma anche colorata quella del 2006, all’insegna di una femminilità morbida, soffice e garbata. Stop quindi alla donna aggressiva, fatta di silicone, stereotipata e largo ad un corpo rispettato e quieto. Ogni griffe ha lavorato con disciplina e ricerca per far fronte agli attacchi che arrivano dalla Cina ma anche dagli Stati Uniti.
La moda del Terzo Millennio, dopo essere stata lacerata per anni da minimalismo o massimalismo, inizia a trovare una nuova identità fatta di romanticismo e libertà di esprimere la propria femminilità. Questo il messaggio delle giornate milanesi del prét-à-porter. La donna, dunque, sarà soft e gentile, bianca virginale o maliziosa, colorata come fiori tropicali o altera come una regina sahariana. Una donna che saprà conquistare con delicatezza e sensualità, fata e regina, eterea figura in un mondo spesso poco ottimista e troppo materiale. Una donna incorporea e limpida.


NOTIZIE
Milano Moda, il giorno dopo
Grande successo per la moda Made in Italy che punta su una donna dolce e leggera. L'estate che verrà sarà contraddistinta dal bianco, ma anche da tinte forti e accese.

03.10.2005 - Autore: Ilaria Oriente - foto di Chiara Caputi