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Megalopolis, Francis Ford Coppola dirige il film che sognava da tutta la vita

Il regista, alle soglie degli 80 anni, si prepara a girare un progetto che ha in mente da molto tempo. Nel cast, forse, anche Jude Law

Francis Ford Coppola

04.04.2019 - Autore: Marco Triolo
Sta per compiere ottant'anni (il 7 aprile) Francis Ford Coppola, ma non sembra intenzionato a fermarsi. Anzi, si prepara finalmente a dirigere un film che sognava da molto tempo, ma che non era mai riuscito a realizzare. Trattasi di Megalopolis, un progetto ambizioso quanto Apocalypse Now che racconta la battaglia di un architetto per creare un'utopia all'interno di New York, nonostante la ferrea opposizione del sindaco.
 
Coppola aveva già tentato di dirigere il film, ma l'11 Settembre aveva messo fine al progetto. Ora, il regista ha pronta la sceneggiatura di Megalopolis e, stando al sito Deadline, con cui Coppola ha parlato di recente, starebbe anche iniziando a parlarne con i potenziali interpreti. Tra questi ci sarebbe Jude Law.

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"Quest'anno ho in programma di girare un grande progetto a cui ambisco da molto tempo, per il quale utilizzerò tutto quello che ho imparato nel corso della mia lunga carriera, sin da quando facevo teatro a sedici anni, e che sarà un'epopea su vasta scala dal titolo Megalopolis", spiega il regista. "È una cosa unica, sarà una produzione di grande portata con un grande cast. Farà uso di tutti gli stili diversi che ho sperimentato negli anni e culminerà in quella che credo sia la mia voce personale e la mia aspirazione. Non è nello stile mainstream di ciò che viene prodotto oggi, ma intendo, spero e in realtà sono stato anche incoraggiato a iniziarne la lavorazione quest'anno".
 
"Non è nello stile mainstream di ciò che viene prodotto oggi". Un po' come Apocalypse Now, film assurdamente ambizioso e all'avanguardia, quando uscì nel 1979. La notizia della partenza di Megalopolis arriva, guarda caso, subito dopo quella della presentazione di Apocalypse Now: Final Cut al Tribeca Film Festival.

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Apocalypse Now: Final Cut sarà una via di mezzo tra il montaggio classico, "troppo sbrigativo", e il Redux, "troppo lungo". Coppola lo ha definito "la versione perfetta" del suo capolavoro. "L'originale Apocalypse Now non solo era lungo, ma anche inusuale nello stile e nella sostanza per quell'epoca, perciò abbiamo tagliato dove possibile non solo per accorciarlo, ma per togliere le scene considerate 'strane'", spiega Coppola. "Circa quindici anni dopo lo rividi in TV in un hotel", prosegue. "Mi resi conto che [.] il film non era più strano come lo ricordavo, ma era diventato più 'contemporaneo'". Questo portò alla versione Redux, che ora Coppola ha ulteriormente perfezionato. Pensavate di esservi sistemati per sempre comprando il cofanetto Blu-Ray con entrambe le versioni? Spiacenti di deludervi.