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Mediamente, non solo web

Giunto all'ottava edizione, il programma condotto da Carlo Massarini torna su Raitre ogni sera dal martedì al venerdì. Inchieste, collegamenti e novità del web, ma anche fiction e intrattenimento con Caterina Guzzanti e Stefano Disegni: di Internet si può anche ridere.

Mediamente

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Un condominio globale ma anche un luogo di analisi critica dei problemi posti dalle nuove tecnologie, il tutto mescolando fiction e approfondimento con un taglio nuovo e incline alla satira di costume. E con queste premesse che riparte Mediamente, il programma di Rai Educational dedicato alle nuove tecnologie della comunicazione che torna su Raitre dal 6 novembre alle 00.20 per un nuovo ciclo di puntate in onda dal martedì al venerdì sera. Condotto come sempre da Carlo Massarini, il programma ideato dal direttore di Rai Educational Renato Parascandolo, ha superato brillantemente la temuta crisi del settimo anno affacciandosi allottava edizione rimescolando le carte. Nato nel 1994, quando Internet era ancora una parola sconosciuta o quasi, Mediamente oggi non è più solo un programma televisivo e telematico di alfabetizzazione informatica ma si presenta anche come un luogo di approfondimento critico dei problemi di ordine sociale, culturale e comportamentale derivanti dalle nuove tecnologie. Nelle nuove puntate, infatti, attraverso numerose inchieste e interviste Massarini e la sua redazione ci guideranno attraverso le varie sfaccettatire dello sviluppo tecnologico con particolare riferimento al problema delle interfacce e del rapporto uomo-macchina. Il tono, però, sarà leggero e ironico e non mancheranno sketches e mini-fiction che si propongono di smitizzare il progresso tecnologico. Non a caso questanno collaborano al programma anche Stefano Disegni e Caterina Guzzanti che nel corso delle 128 puntate previste proporranno personaggi in sintonia con il nuovo taglio della trasmissione come \'lo spacciatore di computer\' interpretato da Disegni e una improbabile \'signorina del call-center\' affidata alla comicità collaudata della piccola di casa Guzzanti. Di Internet, insomma, si può anche ridere e allora perché non evidenziare luci ed ombre di un progresso tecnologico che ci riguarda tutti? Ma non è solo questa la novità dellottava edizione come spiega Massarini. Credo che nel corso degli anni il ruolo di Mediamente sia molto cambiato dice il conduttore e anche se lanno scorso abbiamo realizzato una delle migliori edizioni era giusto cambiare. Questanno sarà tutto diverso perché il programma si gioca su un doppio binario, da una parte avremo ovviamente i contenuti e dallaltra collegamenti, RVM insoliti presi dalla Rete, ecc. Lo scopo principale, insomma, è quello di creare un nuovo standard per parlare delle tecnologie del futuro. Già, ma allora perché tagliare fuori il pubblico giovanile con una collocazione oraria così penalizzante? Per ora non sono previste repliche in altri orari, ma Parascandolo annuncia unipotesi allo studio con il direttore della Divisione 2 Rai: trasmettere in prima serata su Rai Educational, canale satellitare in chiaro, tutti i programmi culturali della Rai, tra cui appunto Mediamente. Ma quali saranno gli argomenti centrali della nuova edizione? Manterremo un macrotema ogni settimana dice Massarini e, pur tenendo conto dellattualità (dalla seconda puntata, ad esempio, avremo in collegamento Giovanni Soldini), parleremo anche dello scetticismo e dei timori verso i nuovi mezzi di comunicazione. Certo, molti temi in fondo sono stati già sviscerati gli anni scorsi ma questanno cambierà il modo di affrontarli. Insomma, dopo lalfabetizzazione informatica delle passate edizioni culminata con la produzione di un corso multimediale in dieci videocassette e due CD-ROM (per ulteriori informazioni visitare il sito www.mediamente.rai.it ), Mediamente si converte alla leggerezza e allironia con la complicità di Disegni e della Guzzanti, che però confessa: Il mio rapporto con Internet? In realtà sono piuttosto impedita, non riesco neanche a leggere le e-mail da altri computer. In genere lo uso per fare ricerche per i miei studi universitari, ma poi..vado sempre a finire in biblioteca.    
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