Il cinema di genere made in Italy ha spopolato fino agli anni Settanta, per poi affievolirsi rapidamente fino a scomparire quasi del tutto. Sono ormai pochissimi i registi italiani che tentano di proseguire con la tradizione, e tra questi si possono contare Marco e Antonio Manetti, meglio noti come i Manetti Bros. Li abbiamo incontrati in occasione dell'uscita del loro nuovo film di fantascienza, L'arrivo di Wang, storia di un’interprete di cinese (Francesca Cuttica) che viene sequestrata dai servizi segreti per interrogare un alieno che parla solo mandarino.
Come è nata l’idea de L’arrivo di Wang?
Il progetto è nato dalla collaborazione con la compagnia di effetti speciali Palantir Digital. Simone Silvestri e Vito Picchinenna ne sono i fondatori, e il loro scopo è realizzare in Italia effetti diversi da quelli che normalmente si fanno nel nostro paese. A noi hanno chiesto di girare un corto utilizzando i loro effetti speciali, ma noi gli abbiamo proposto un lungometraggio e poi abbiamo sviluppato una storia.
L’alieno Wang è dunque realizzato totalmente in digitale o ci sono anche trucchi pratici?
E’ digitale al 100%. Davanti a Francesca c’era seduto un signore cinese, Li Yong, che ha prestato la voce a Wang e ha indossato una tuta blu, grazie alla quale è stato poi interamente cancellato a ricoperto con grafica 3D. Abbiamo imparato la catena di montaggio che c’è anche nei film americani: c’è chi si occupa del design, Maurizio Memoli, che ha lavorato anche in Avatar e King Kong. Poi c’è il rigger, ovvero chi si incarica di trasformare il modellino di riferimento in un vero burattino, spezzandone le giunture. C’è chi fa la texture della pelle. Il tutto coordinato da Silvestri, il composer, cioè quello che prende il burattino e lo mette nell’inquadratura, lo inserisce davanti e dietro agli oggetti, gestisce la luce.
Perché secondo voi la fantascienza non ha mai preso piede in Italia?
Il cinema di genere italiano, che ha prodotto capolavori come i film di Sergio Leone ma era anche un cinema d’imitazione, è stato forte soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, un’epoca in cui la fantascienza in America non si faceva. La sci-fi è rinata con Guerre stellari, e a quel punto i nostri generi erano già in calo.
L’arrivo di Wang, in uscita il 9 marzo, è distribuito in Italia da Iris Film.


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Manetti Bros, gli alieni del cinema italiano
Abbiamo incontrato i due registi in occasione dell'uscita de L'arrivo di Wang

07.03.2012 - Autore: La Redazione